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Il Pescara torna a perdere contro la Spal

Pescara (3-5-2): Fiorillo; Guth, Drudi, Scognamiglio; Bellanova, Dessena (55’ Rigoni), Busellato (70’ Memushaj), Machìn, Masciangelo; Giannetti (55’ Ceter), Odgaard (70’ Galano). In panchina: Alastra, Sorensen, Nzita, Valdifiori, Fernandes, Maistro, Capone, Vokic. Allenatore: Gianluca Grassadonia.

Spal (3-5-2): Thiam; Okoli (46’ Tomovic), Vicari, Ranieri; Mora, Missiroli (79’ Segre), Valoti (46’ Esposito), Sala (83’ Dickmann), Sernicola; Asencio, Di Francesco (56’ Paloschi). In panchina: Gomis, Wozniak, Spaltro, Murgia, Strefezza, Seck, Tumminello. Allenatore: Pasquale Marino.

Reti: 6’ Valoti (rig)

Arbitro: Federico La Penna di Roma 1

Espulso: Drudi

Ammoniti: Okoli, Valoti, Drudi, Scognamiglio, Busellato, Dessena, Sernicola

Cerca la via della ripresa, Grassadonia, che, dopo la vittoria contro il Lecce se la vede contro la Spal per allontanare sempre più il Pescara dal fondo classifica. Partono titolari Machin e Masciangelo a smistare palloni per Giannetti e Odgaard. L’ex Marino risponde con gli ex Asencio e Di Francesco, figlio d’arte di un altro ex biancazzurro, Eusebio.

Primo squillo del match, al 6’, è della Spal: progressione per vie centrali di Di Francesco che conclude dal limite, Fiorillo blocca in due tempi. Un minuto dopo, nuovo tentativo di Mora che entra in area, si scontra con Scognamiglio e va giù, ottenendo il rigore da La Penna: Valoti va sul dischetto, Fiorillo la tocca ma non trattiene. 0-1. Urla al penalty anche i Pescara, all’11’: spiovente raccolto di testa da Guth, la sfera tocca il braccio di Vicari ma è involontario. Risponde la Spal sul rovescio di fronte con un traversone basso di Sala, Fiorillo interviene a terra senza bloccare, Sernicola arriva per ribadire ma Drudi gliela leva dai piedi con il tacco. Il match si attesta sulle alte frequenze, i biancazzurri attaccano a testa bassa ma si scontrano contro l’elevato ordine difensivo degli ospiti. Occasione per Odgaard al 34’: cross tagliato dalla sinistra di Machin, il danese riesce a deviarla in distensione dal limite piccolo ma trova la respinta di schiena di Vicari. Gli estensi non stanno a guardare e affondano più volte con Di Francesco, ben contenuto da Scognamiglio. La situazione di Grassadonia si complica ulteriormente al 44’: Drudi litiga con Mora, prende il secondo giallo e lascia i suoi in 10 per metà gara. Il primo tempo si chiude con il brivido per il Pescara: corner deviato di nuca da Missiroli, pallonetto che scavalca Fiorillo ma Bellanova salva in rovesciata sulla linea.

Grassadonia cambia a inizio ripresa per riequilibrare il suo collettivo: Rigoni e Ceter dentro per Dessena e Giannetti, ma l’uomo in meno lo porta piuttosto a tornare al suo difensivismo cronico. La Spal attacca come e quando vuole e al 68’ Fiorillo si esprime nel miracolo a mano aperta per respingere il tiro al volo di Paloschi. Il tecnico pescarese cerca il recupero nel finale con Memushaj e Galano. Bellanova si spreme nel finale e una sua discesa all’82’ procura un corner con il quale Guth, con il piattone, manca il palo di un metro. Ci prova anche Ceter, all’85’, entrando in prima persona nell’area di Thiam ma il portiere fa sua la conclusione del colombiano. Negli ultimi minuti ci prova anche Galano, 2 volte, ma il muro ferrarese è ben solido. L’ultimo tentativo di pareggio è una rovesciata di Rigoni, al 3′ di recupero, ma la sfera sorvola di poco la traversa e non riesce l’ennesimo colpaccio in extremis ai biancazzurri.

Il Pescara torna alla sconfitta, la prima della gestione Grassadonia, che ora perde anche l’alibi dell’imbattibilità. La tenace reazione all’inferiorità numerica non è abbastanza per confrontarsi con la classifica. Il Delfino nuota in acque sempre più agitate.