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Il Pescara perde anche l’ultima e manda la Salernitana in Serie A

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Guth, Volta (72’ Nzita), Sorensen, Masciangelo; Omeonga, Valdifiori (72’ Tabanelli), Machin; Odgaard, Ceter, Capone (83’ Riccardi). In panchina: Alastra, Radaelli, Bellanova, Busellato, Giannetti, Vokic, Galano, Chiarella, Longobardi, D’Aloia. Allenatore: Gianluca Grassadonia.

Salernitana (3-5-2): Belec; Bogdan (72’ Aya), Gyomber, Mantovani; Casasola (78’ Kupisz), Capezzi (63’ Schiavone), Di Tacchio, Kiyine (46’ Anderson), Jaroszynski; Tutino, Gondo (46’ Djuric). In panchina: Adamonis, Durmisi, Veseli, Sy, Boultam, Cicerelli, Kristoffersen. Allenatore: Fabrizio Castori.

Reti: 65’ Andrerson (rig), 71’ Casasola, 81’ Tutino

Arbitro: Alessandro Prontera di Bologna (Massara-Trincheiri/Meraviglia)

Ammoniti: Odgaard, Capone

Con la retrocessione già accertata, il Pescara gioca all’Adriatico l’ultima con motivazioni prettamente morali: tra il riscatto generale, l’annosa rivalità tra le tifoserie e le minacce alla famiglia Grassadonia. La Salernitana, invece, è obbligata a vincere per la promozione in A. Odgaard-Ceter-Capone contro Tutino-Gondo, gli attacchi schierati.

I campani attaccano maggiormente ma sono i padroni di casa i più pericolosi nel primo tempo, con Odggard che centra l’esterno rete al 26’ e Ceter che becca in pieno il palo da zero metri al 33’.

Con l’ingresso di Anderson si ribalta l’inerzia e la ripresa inizia con le proteste degli ospiti per un presunto rigore non concesso ad Anderson su contrasto di Guth. L’obbligo a vincere porta la Salernitana al forcing e al 55’ Tutino sfiora il goal: verticale lunga, prolungata di testa da Djuric e raccolta di prima con il piatto in area, ma la traiettoria è mancante di mezzo metro. Altro brivido per il Pescara al 60’ sull’incornata da corner di Casasola che sorvola l’incrocio dei pali a Fiorillo battuto. Il fischio del rigore arriva al 65’: torre di Djuric, girata al volo di Anderson, Guth para con il braccio; dal dischetto va Anderson e spiazza Fiorillo. 0-1. Spinta dall’entusiasmo, la Salernitana raddoppia al 71’ Sorensen si fa rubare la palla in palleggio nella propria area da Casasola che manda lungo Guth con una finta e insacca sul primo palo. 0-2. Il tris è firmato da Tutino, che riceve da Kupisz e si gira, trovando la deviazione dello sfortunato Guth per metterla in buca d’angolo all’81. 0-3 che fa calare il sipario sulla stagione disastrosa del Pescara.