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Doppio Monachello a La Spezia: il Pescara tiene la vetta

Spezia (4-3-3): Lamanna; De Col, Terzi, Giani, Augello; Bartolomei, Ricci (68’ Maggiore), Crimi; Gyasi (65’ Pierini), Galabinov, Bidaoui (83’ Gudjohnsen). In panchina: Manfredini, Barone, Crivello, Capradossi, Vignali, Bachini, Mora, De Francesco, Bastoni, Acampora. Allenatore: Pasquale Marino

Pescara (4-3-3) Fiorillo; Balzano, Campagnaro, Gravillon, Del Grosso; Machin (67’ Kanoute), Brugman, Memushaj; Mancuso (80’ Crecco), Monachello, Marras (85’ Perrotta). In panchina: A disposizione: Kastrati, Farelli, Fornasier, Ciofani, Elizade, Palazzi, Melegoni, Del Sole, Cocco, Faggioli. Allenatore: Giuseppe Pillon

Reti: 9’ Mancuso, 35’ e 54’ Monachello, 37’ Galabinov,

Arbitro: Daniele Minelli di Varese (Mastrodonato-Capaldo/Cipriani)

Ammoniti: Campagnaro, Giani, Marras

Entusiasmo a mille nei bagagli che il Pescara ha portato a Spezia, per difendere la vetta della Serie B. Pillon dà fiducia a Monachello per completare l’attacco con gli insostituibili Mancuso e Marras. Marino recupera Galabinov per il tridente con Gyasi e Bidaou, mentre Terzi e Giani sono gli incaricati di vietare agli ospiti la fuga con la prima vittoria in trasferta.

Il Pescara detta subito legge: al 4’, in contropiede, Machin scalda il piede dal limite, trova la respinta, Monachello approfitta per ribattere a rete ma in offside. Solo 5 minuti dopo, il vantaggio: Monachello sfonda in area per servire Mancuso ma Giani intercetta in corner; dalla bandierina, Memushaj disegna un arcobaleno, sul dischetto stacca imperioso Mancuso e incorna in porta. 0-1. Lo Spezia non sta a guardare ma deve limitarsi a protestare per un rigore che non c’è: Bidaou semina il palo al quarto d’ora sul lato sinistra dell’area, semina in slalom Balzano e Marras che poi gli ruba la palla con un tackle rischiosissimo. I liguri restano propositivi ma la manovra offensiva pescarese è spettacolare. Al 18’, Mancuso manda altissima una bicicletta volante sul cross invitante di Monachello; la stessa azione si ripete al 21’, ma alla conclusione è di Machin: altezza giusta ma traiettoria centrale e Lamanna riesce a deviare fuori dallo specchio. Risponde Galabinov dopo 2 minuti, di testa su corner, ma Fiorillo para senza scomporsi. Il botta e risposta continua serrato ma il Delfino rimane superiore: al 33’ la pressione si fa insostenibile per gli spezzini: Marras è imprendibile per vie centrali, entra in area, cerca il tiro ma trova una deviazione, la palla arriva a Monachello che si spinge sul fondo con una finta di corpo e, da posizione defilatissima, riesce a infilare Lamanna. 0-2. La squadra ligure sembra sulle ginocchia, invece, al 37’, riesce a guadagnare un corner, batte Bartolomei, Brugman prolunga involontariamente di testa, confezionando confeziona l’assist per l’inzuccata sottoporta di Galabinov: è 1-2. Partita riaperta, a chiudere un primo tempo scintillante.

Il secondo parte con la testa di Galabinov sul cross morbido di Augello, Fiorillo para centralmente ma la retroguardia si è lasciata sorprendere. La squadra di Marino crede nella rimonta e si lascia trascinare da Galabinov: il bulgaro ci riprova al 54’, entra in palleggio e frusta col destro, Fiorillo si supera allungando un piede davanti al palo per salvare in corner. L’attaccante bianconero ci prova anche sul calcio d’angolo: manca di poco il bersaglio di testa e Minelli gli fischia il fuorigioco. Il Pescara vede i fantasmi di Padova, Monachello li scaccia via in contropiede: palla lunga per Marras che brucia Terzi sulla mancina e fa allo scarico dal fondo, l’ex Lanciano accorre come un fulmine e non lascia scampo a Lamanna. 1-3. Colpito nel momento migliore, lo Spezia vende carissima la pelle: Marino ravviva i suoi con Ricci e Pierini e Fiorillo si trova costretto a tenere alta la guardia. Pillon stringe i varchi con Perrotta, Crecco e Kanoute per Marras, Mancuso e Machin, per conservare il risultato. Bartolomei, all’89’, spara un missile della disperazione da 25 metri, che sfila fischiando accanto al palo; poi replica un minuto dopo su punizione, ma Fiorillo para in tuffo. Il Pescara la chiude con Monachello che sfiora la tripletta con un sinistro morbido dal limite, che riscende appena dopo la traversa: gli basta la doppietta per tenere il Pescara in vetta.

Confermata capolista, la squadra biancazzurra può gongolarsi soprattutto per il risveglio di Monachello: se si consolida la coppia con Mancuso, supportata da un Marras ancora una volta in grande forma, Pillon può guardare lontano e senza guardare in faccia a nessuno.