“Dai salotti di Arcore a statiste”. Marsilio finisce nella bufera per le parole su Carfagna e Gelmini

“A me dispiace vedere due care amiche come Mariastella Gelmini e Mara Carfagna fare quella scelta”.

 

Auguri per il loro percorso politico, dopodiché due persone che fino a ieri erano considerate delle poco di buono, frequentatrici dei salotti e dei festini di Arcore oggi sono due nobildonne e due grandi statiste che salvano il mondo e l’Europa dalla cattiva destra sovranista.

Spero che anche Toti non voglia fare questo percorso, si ricordi da dove proviene e con chi governa e chi lo ha difeso quando veniva attaccato”. Le dichiarazioni di Marco Marsilio a Skytg24, a proposito dell’adesione di Mara Carfagna e Mariastella Gelmini
al Azione e delle scelte che Toti annuncerà la prossima settimana in merito alle alleanze, hanno creato un putiferio.

Marco Marsilio, un “uomo”, anche presidente di Regione, che si esprime come Lei si e’ espresso nei confronti di Carfagna e Gelmini, peraltro ministri di governo in carica, dimostra di essere un piccolo troglodita. Mi
spiace per la Regione Abruzzo. Meriterebbe molto di meglio”. Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda commentando le parole del presidente dell’Abruzzo su Carfagna e Gelmini a Skytg24.

 

Michele Fina (Pd). “Marco Marsilio dice: ‘Auguri Carfagna e Gelmini, ieri considerate poco di buono, ora grandi statiste’. Questa sua grettezza non appartiene all’Abruzzo e agli abruzzesi. Queste parole riservate a Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, il disprezzo che traspare per le loro scelte politiche, sono un’indecenza”: lo dichiara Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese.

Fina prosegue: “Questo nonostante le due Ministre siano state molte volte in Abruzzo su invito di Marsilio o di altri esponenti istituzionali di Fratelli d’Italia. Ho conosciuto Presidenti della Regione del centrodestra abruzzese come Gianni Chiodi o Giovanni Pace. Non riesco ad immaginare questo tipo di frasi pronunciate da loro. Chiedo per l’ennesima volta dove si trovino i moderati di centrodestra; ma forse non esistono più”.

 

Marco Marsilio. Gli sgangherati e violenti attacchi della sinistra mi hanno stufato. Non permetto di mistificare le mie parole e di inventare casi nella vecchia e tradizionale tattica propagandisica della scuola comunista. Maristella Gelmini e Mara Carfagna sono mie amiche e le ho difeso mille volte dagli attacchi violenti e volgari, pubblici e privati, della sinistra, come altrettanto ho fatto con Renato Brunetta, altro mio amico. Ho espresso il dispiacere per la loro scelta e ho fatto loro gli auguri ma nell’esprimere un dispiacere per la loro scelta non ho potuto non sottolineare il fatto che si prestino alla strumentalizzazione della sinistra.

Con Mara Carfagna ho avuto modo di chiarire personalmente le mie parole. Ho detto e lo ripeto che per molti anni tutte le donne che gravitavano intorno a Berlusconi sono state oggetto di insulti sessisti, denigrazioni, allusioni pesanti rispetto a pratiche sessuali, se non genericamente considerate dalle femministe militanti e progressiste come schiave della cultura maschilista. Denuncerò sempre l’ipocrisia e il doppiopesismo della sinistra che per decenni ha massacrato mediaticamente queste persone e che oggi esprime loro una solidarietà pelosa e interessata solo per fare polemiche strumentali; uno in particolare, Calenda, è il primo che deve stare zitto perché non più tardi di 3 anni fa attaccava violentemente Mara Carfagna sul piano personale.

Sono pronto a querelare chiunque continui ad offendermi imputandomi offese e insulti personali che non ho fatto perché non mi appartengono. Semmai in 30 anni di impegno politico da quelle offese e da quegli insulti ho difeso esattamente queste persone che oggi mi accusano di attaccare.” Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio.

 

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