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Covid, Italia verso nuove limitazioni. Lockdown locali per frenare le varianti

C’è attesa per i dati del monitoraggio settimanale.

Domani, venerdì 19 febbraio, il Comitato Tecnico Scientifico fornirà i numeri che faranno scattare le nuove fasce di colore per le Regioni, Regioni che oggi trasmetteranno i propri dati alla cabina di regia.
Quello che si preavvisa è un’Italia a prevalenza arancione, con l’ingresso in questa fascia di Lazio, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Basilicata, Liguria, Molise, Umbria e Provincia di Trento.

A rischiare la zona rossa è la Regione Abruzzo, insieme ai Comuni italiani vicini a focolai: dopo Pescara e Ancona si prevede che vengano chiuse altre città.
A sindaci e Presidenti di Regione è stato chiesto di mettere in lockdown non solo i Comuni interessati dai focolai ma anche quelli limitrofi per contenere la diffusione del virus. Il metodo da adottare per i nuovi lokcdown dovrà essere quello che si è adottato a marzo: scuole chiuse, negozi chiusi (tranne alimentari, tabaccai ed edicole) dove ai cittadini sarà consentito uscire solo per necessità ed urgenza. Questi
provvedimenti più restrittivi servono a scongiurare una chiusura totale del Paese.

Sempre domani il governo si riunirà per decidere le nuove misure da adottare in vista della scadenza dell’ultimo Dpcm (5 marzo 2021).

Gli scienziati temono una terza ondata, che dai report appare più aggressiva della prima, a causa delle varianti al Covid-19, più trasmissibili e più letali.
Il Ministero della Salute ha rilevato una incidenza pari al 18% della variante inglese, incidenza destinata a salire “bisogna frenare l’avanzata altrimenti c’è il pericolo che nel giro di due o tre settimane queste mutazioni possano essere prevalenti rispetto al virus contro il quale stiamo combattendo ormai da una
anno” avvertono gli scienziati.

La curva non scende e anche dal Gimbe fanno sapere “è il momento di abbatterla con un lockdown rigoroso di qualche settimana”.
Il presidente del Gimbe, Nino Cartabellotta, illustra i dati settimanali della fondazione e chiede al governo una gestione diversa della pandemia poiché “la strategia di mitigazione non sta funzionando.
Se il nuovo Esecutivo manterrà la stessa strategia, con il solo obiettivo di contenere il sovraccarico degli
ospedali, bisogna accettare lo sfiancante stop&go degli ultimi mesi per tutto il 2021”.