Teramo. Parla Maurizio Di Giosia, il reggente della Asl di Teramo. In una lunga lettera aperta, il massimo dirigente dell’azienda sanitaria fa il punto della situazione sull’emergenza Covid19.
Dai casi di positività emersi all’interno dell’ospedale di Teramo, alle misure attivate e a quello che è il percorso in essere. La lettera aperta parte da un assunto: il ringraziamento a tutti i professionisti che lavorano, in queste ore, in prima linea per la gestione di una pandemia che non ha riscontri nell’epoca moderna
LA LETTERA APERTA
La Direzione Strategica e l’Unità di Crisi seguono con interesse e attenzione le sollecitazioni degli Enti Locali e quindi i Sindaci dei vari Comuni della Provincia, delle parti sociali e quindi tutte le Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni di Volontariato e dei Comitati, per l’impegno, la vicinanza, e anche le critiche costruttive che puntualmente ci fanno arrivare. Anche queste sono modalità di partecipazione, sempre preziose soprattutto in questa fase in cui tutti siamo concentrati nelle azioni e nella responsabilità di salvaguardare la salute dei nostri cittadini e di proteggere i nostri professionisti.
Davanti a una pandemia, a un’emergenza sanitaria di queste proporzioni, vorrei innanzitutto ringraziare i professionisti che sono in prima linea, i Medici, gli Infermieri, le Ostetriche, i Farmacisti, gli OSS, i Tecnici e tutti gli operatori della ASL di Teramo per l’impegno e il senso di grande responsabilità che in questi giorni e in queste ore stanno dimostrando.
Oncologia PO Mazzini: un paziente ricoverato dal 5 al 10 marzo asintomatico, il 12 ha sviluppato i primi sintomi è stato eseguito subito il tampone, il 14 marzo dal referto risultava positivo. Un medico e un infermiere del reparto hanno manifestato sintomi il 15 marzo, il 20 sono stati effettuati i tamponi a tutto il personale di reparto e a tutti i pazienti. I referti hanno confermato la positività per 14 infermieri, 2 medici e 8 pazienti. Oggi si completa il trasferimento degli ultimi pazienti ad ATRI e seguirà sanificazione del reparto. Va altresì evidenziato che il Day Hospital Oncologico è rimasto sempre aperto, e le attività assistenziali sono costantemente assicurate da personale con tampone negativo.
Medicina uomini PO Mazzini: il paziente che era stato dimesso il 12 dal reparto di Oncologia, è stato ricoverato dal PS il 13 marzo in medicina senza presentare sintomi direttamente o indirettamente da COVID -19, non appena saputo dei casi positivi in Oncologia è stato richiesto ed eseguito il tampone anche se il paziente era asintomatico. Accertata la sua positività nella sera di domenica 22 ore 18, alle ore 21 il paziente veniva immediatamente trasferito presso il PO di ATRI. Lunedì 23 sono stati effettuati i tamponi a tutti i pazienti e a tutti gli operatori. Sono stati potenziati Dispositivi di Protezione Individuale a disposizione di tutti gli operatori. In queste ore, si sta ultimando il trasferimento degli ultimi pazienti ad ATRI, solo 1 paziente è stato trasferito nelle Malattie Infettive di Teramo. A completamento della sanificazione sarà possibile riaprire il reparto. Purtroppo il paziente asintomatico e problemi strutturali hanno favorito il contagio.
Medicina donne PO Mazzini: 3 pazienti risultati positivi sono stati trasferiti immediatamente ad Atri e le tre camere stanno per essere bonificate comprese tutte le aree comuni. I referti hanno confermato la positività per 4 Infermieri, 4 OSS e 3 medici di cui il 50% asintomatici.
Misure adottate per la gestione dell’emergenza COVID -19
- A seguito dell’elevato carico di attività dei Laboratori di Pescara, recente abbiamo attivato la collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico di Teramo per eseguire i test diagnostici SARS.COV-2 per la ricerca del coronavirus, e quindi in questi giorni sono stati eseguiti oltre 1350 Tamponi dalla ASL TE già refertati, con una media di circa 220 Tamponi al giorno. E’ evidente che eseguendo anche tanti tamponi si registrano numeri importanti di positivi, la nostra organizzazione ci consentirà di potenziare ulteriormente il numero dei tamponi per soddisfare le rilevanti esigenze per i pazienti ricoverati, per le persone sul territorio, per i dipendenti e le persone decedute. La nostra ASL con i Distretti Territoriali e i 4 Presidi Ospedalieri, Teramo-Atri-Giulianova-Sant’Omero rappresenta una grande infrastruttura pubblica, in grado di intercettare il bisogno di salute, e di assicurare il servizio di prevenzione, sorveglianza, profilassi, cura ed assistenza ai pazienti COVID positivi, con percorsi dedicati “Hospital COVID” di Atri e assicurare contestualmente tutte le urgenze delle discipline mediche e chirurgiche.
- L’Unità di Crisi, attivata in osservanza alla dell’Ordinanza n. 3 del Presidente della Giunta Regionale Abruzzo Marsilio (verbale CREA), per monitorare la sorveglianza, la prevenzione e il trattamento delle infezioni da SARS-Cov-2. L’Unità di Crisi Aziendale, formalmente istituita, di supporto alla Direzione Generale per gli aspetti organizzativi e gestionali, è coordinata dal Direttore Generale o suo delegato e assume funzioni di responsabilità e coordinamento delle attività previste in ambito aziendale. E’ composta da professionisti con riconosciute capacità e competenze professionali tecnico-sanitarie, e soprattutto ribadisco composta nella quasi totalità da medici, basa le proprie proposte e scelte collegiali sull’analisi continua dei dati epidemiologici della pandemia, assicura il monitoraggio clinico assistenziale con interventi e azioni organizzative dinamiche e in continua evoluzione.
- Potenziamento Posti letto. In accordo con Regione Abruzzo, nell’ospedale COVID di Atri, sono stati aumentati i posti di Terapia Intensiva (fino ad 11) ed i posti letto di medicina COVID (fino a 70). Da lunedì saranno attivi presso il III Lotto di Teramo ulteriori 12 posti di terapia intensiva per Pazienti COVID. Nei Presidi no COVID prosegue la rimodulazione organizzativa con accorpamento e riduzione dei posti letto delle aree mediche e chirurgiche per recuperare personale da poter utilizzare per l’emergenza. A Teramo sono assicurate tutte le urgenze per le discipline Cardio-Toraco-Vascolari e Neurochirurgiche, eccellenze di riferimento per tutta la rete Regionale con percorsi COVID dedicati.
- Siamo costantemente impegnati nell’affrontare l’altra “emergenza nazionale”, quella dei DPI Dispositivi di Protezione Individuale per i nostri operatori e per i pazienti (tute mascherine FFp2, FFP3, camici visiere ed occhiali protettivi …), non solo a livello nazionale e con la Protezione Civile ma anche a livello internazionale per fronteggiare il fenomeno di pirateria che purtroppo imperversa nelle frontiere.
- Attivate le 4 USCA Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Nella prossima settimana con modalità progressiva saranno operative le USCA, Medici e Infermieri si recheranno al domicilio dei pazienti positivi al Coronavirus che non necessitano di ricovero ospedaliero per assicurare la continuità assistenziale in rete con i Medici di Medicina Generale. Il Servizio assicura il rapporto di una Unità speciale ogni 50.000 abitanti, sono attive sette giorni su sette, dalle ore 8.00 alle ore 20.00. Nella giornata di ieri è stato programmato il primo incontro presso l’Aula Convegni dell’Ospedale Mazzini con Medici e Infermieri per illustrare le modalità organizzative, gli strumenti informatici per condividere i flussi dei dati sanitari. La seconda parte dell’incontro è stata dedicata alla formazione e all’addestramento, il personale infermieristico ha illustrato le fasi della vestizione e svestizione con il corretto utilizzo dei Dispositivi Individuali di Protezione.
- Percorsi di sicurezza per impedire l’accesso diretto alle UU.OO dei presidi ospedalieri, attraverso la Squadra Antincendio, chiuse tutte le entrate secondarie, per il carico e scarico si può accedere solo a chiamata. Restano aperte solo le entrate del Lotto I, Lotto II e Pronto Soccorso, costantemente sorvegliate da addetti alla vigilanza. Per limitare l’afflusso di persone, le attività di del servizio posta e di pedonaggio sono state centralizzate, gli addetti alla vigilanza monitorano e limitano l’afflusso di persone al bar, con la stessa ditta è stata pianificata la sanificazione esterna zone passaggio barelle fino all’aria calda PS che si aggiungono ai punti di pre-triage già attivi.
- Protocolli e procedure. Sono stati adottati percorsi e protocolli specifici per le emergenze ictus e cardio vascolari, per le radiologie, per i laboratori e per i servizi trasfusionali e sono in fase di ultimazione quelli dell’area materno infantile.
- Potenziamento organici. Sono state esperite tutte le forme consentite di reclutamento di personale, compreso lo scorrimento delle graduatorie a tempo indeterminato dove era possibile ma con scarsi risultati (a titolo di esempio si riporta che nello scorrimento di quella per infermieri a tempo indeterminato per 44 unità solo quattro ad oggi hanno stipulato il contratto a partire da aprile) pertanto siamo riusciti a fronteggiare la carenza grazie personale somministrato. Non parliamo poi di personale medico (infettivologi, anestesisti pneumologi) neanche l’ombra. Di contro siamo riusciti a potenziare il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (preposto alla sorveglianza sul territorio) con l’assunzione straordinaria di 5 dirigenti medici nonché di tecnici per il potenziamento dei servizi deputati all’adeguamento logistico- strutturale dei presidi alle necessità assistenziali di Emergenza COVID e per la messa in sicurezza delle aree no COVID.
- Istituti contrattuali. Si è già provveduto ad includere il personale addetto alle attività COVID 19 tra i destinatari della indennità di malattie infettive prevista dal CCNL del comparto ed a comunicare alla regione sia l’inclusione, sia il convincimento che detta indennità si aggiunga a quella di terapia intensiva per gli operatori addetti alle terapie intensive e sub intensive COVID. Con la medesima nota si è tornato a richiedere la possibilità di inserire i Pronto Soccorso ed il servizio 118 tra le UUOO di terapia sub intensiva soprattutto in considerazione dell’attuale momento emergenziale.
In questo momento storico l’imperativo è che “non c’è adattamento possibile e sostenibile se non si arresta il contagio”. Tutti insieme lavoriamo a questo. A fronteggiare qui ed oggi l’emergenza con l’apporto di tutti. A ricominciare – da oggi – a costruire percorsi nuovi di miglioramento continuo delle strategie organizzative.
L’Azienda si stringe intorno ai malati, ai dipendenti ed alla cittadinanza tutta che in questi giorni sono sottoposti a prove onerose e difficili.