Come prescrive il protocollo, sono stati posti in via precauzionale in isolamento fiduciario domiciliare (che viene concesso “per affezioni aero-diffusive di non spiccata gravità”), monitorati dal servizio di Igiene pubblica della Asl. Intanto nuova riunione operativa, questa mattina a Pescara, per fare il punto sulle misure da adottare in caso dovessero registrarsi casi sospetti o conclamati di Coronavirus. Il dirigente del Servizio Prevenzione e Tutela sanitaria della Regione, Stefania Melena, ha convocato i direttori delle unità operative di malattie infettive delle Asl, il direttore della unità operativa di microbiologia e virologia del presidio ospedaliero di Pescara (laboratorio di riferimento regionale), i direttori sanitari delle Asl, i direttori dei servizi di igiene e sanità pubblica, i responsabili della sorveglianza sanitaria.
Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sulla gestione dei casi sospetti presi in carico nei giorni scorsi dalle Asl di Teramo e dell’Aquila, per verificare l’aderenza alle modalità stabilite nei protocolli e per analizzare le eventuali problematiche riscontrate. Si è poi proceduto alla definizione delle modalità di raccolta e spedizione dei campioni biologici per la ricerca del Coronavirus, che non appena saranno disponibili i kit per la diagnosi (che seguono i normali canali di approvvigionamento, come gli altri dispositivi sanitari), potranno essere analizzati all’ospedale di Pescara. Si è parlato inoltre dell’utilizzo dei Dpi, i dispositivi di protezione individuale, già disponibili nelle unità di malattie infettive.
Infine sono state esaminate le circolari del ministero della Salute del primo febbraio, relative alla gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina e quella emanata oggi, con la quale sono state fornite indicazioni per gli operatori dei servizi/esercizi a contatto con il pubblico.