Rispetto a ieri si registra un aumento di 133 nuovi casi. Sono 280 i pazienti ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (33 in provincia dell’Aquila, 48 in provincia di Chieti, 144 in provincia di Pescara e 55 in provincia di Teramo), 64 in terapia intensiva (10 in provincia dell’Aquila, 12 in provincia di Chieti, 32 in provincia di Pescara e 10 in provincia di Teramo), mentre gli altri 516 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (16 in provincia dell’Aquila, 89 in provincia di Chieti, 232 in provincia di Pescara e 179 in provincia di Teramo).
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 63 pazienti deceduti: i nuovi decessi riguardano un 70enne e un 62enne di Penne; una 92enne di Roccascalegna; una 49enne e un 72enne di Pescara; un 66enne di Gessopalena; una 83enne, una 87enne e un 94enne di Chieti; una 86enne di Silvi; una 91enne di Città Sant’Angelo (spetterà in ogni caso all’Istituto Superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus, in quanto si tratta di persone già affette da patologie pregresse); 16 pazienti clinicamente guariti (che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici); 7 guariti (che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 5488 test, di cui 3152 sono risultati negativi. La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso.
Del totale dei casi positivi, 64 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 175 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 445 alla Asl di Pescara e 262 alla Asl di Teramo.
Dei 133 casi positivi al Covid 19 registrati oggi, 4 fanno riferimento alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 29 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 33 alla Asl di Pescara e 67 alla Asl di Teramo. Il dato riguarda la presa in carico dei pazienti e non coincide necessariamente con la loro residenza anagrafica, in quanto ci sono pazienti residenti in una provincia che sono in cura in una diversa Asl provinciale. Inoltre, per ragioni cliniche, ci sono pazienti che sono stati trasferiti da un ospedale all’altro, anche in presidi di Asl differenti. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale alla Sanità.