Al momento, 354 pazienti sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva (62 in provincia dell’Aquila, 77 in provincia di Chieti, 125 in provincia di Pescara e 90 in provincia di Teramo), 71 in terapia intensiva (14 in provincia dell’Aquila, 15 in provincia di Chieti, 31 in provincia di Pescara e 11 in provincia di Teramo), mentre gli altri 931 sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl (75 in provincia dell’Aquila, 163 in provincia di Chieti, 401 in provincia di Pescara e 292 in provincia di Teramo).
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 153 pazienti deceduti: i nuovi decessi (alcuni dei quali avvenuti nei giorni scorsi, ma la cui positività al virus è arrivata oggi) riguardano un 61enne di Montefino; una 92enne e un 57enne di Pescara; un 70enne e un 84enne di Chieti; una 78enne di Loreto Aprutino; un 64enne di Elice (spetterà in ogni caso all’Istituto Superiore di sanità attribuire le morti al Coronavirus, in quanto si tratta di persone che potrebbero già essere state affette da patologie pregresse); 119 guariti (di cui 103 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 16 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 12837 test, di cui 7801 sono risultati negativi.
La differenza tra il numero dei test eseguiti e gli esiti, è legato al fatto che più test vengono effettuati sullo stesso paziente. Nel totale viene considerato anche il numero degli esami presi in carico e tuttora in corso.
Del totale dei casi positivi, 174 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 317 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 700 alla Asl di Pescara e 437 alla Asl di Teramo.
Dei 65 casi positivi al Covid 19 registrati oggi, 7 fanno riferimento alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 6 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 32 alla Asl di Pescara e 20 alla Asl di Teramo.
Il dato riguarda la presa in carico dei pazienti e non coincide necessariamente con la loro residenza anagrafica, in quanto ci sono pazienti residenti in una provincia che sono in cura in una diversa Asl provinciale. Inoltre, per ragioni cliniche, ci sono pazienti che sono stati trasferiti da un ospedale all’altro, anche in presidi di Asl differenti.
Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute dell’Assessorato regionale alla Sanità.