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Colonnella, autopsia per l’operaio morto in azienda. Sequestrato il capannone FOTO

Colonnella. E’ stata disposta l’autopsia sul corpo di Aldo D’Agostino, l’operaio di 62 anni di Canzano, morto questa mattina in seguito ad in incidente sul lavoro all’interno dell’azienda Stam di Colonnella.

 

Greta Aloisi, titolare dell’inchiesta, ha affidato l’autopsia al medico legale Gina Quaglione. Esame previsto per domani mattina all’obitorio dell’ospedale di Sant’Omero.

Nel frattempo, il capannone dove si è verificato l’incidente (l’operaio è rimasto schiacciato dalla pala meccanica manovrata da un collega di lavoro), dove viene effettuata la lavorazione del compost ,è stato posto sequestro su indicazione del dipartimento di prevenzione della Asl di Teramo.

Sul posto, oltre ai carabinieri della stazione di Colonnella (che stanno lavorando per ricostruire la dinamica dell’incidente), sono interventi i sanitari del 118 e i vigili del fuoco del distaccamento di Nereto.

Pe recuperare il corpo del povero operaio, i pompieri hanno indossato apposite tute e autorespiratori per proteggersi dall’aria contaminata dai vapori presenti nel capannone e dal composto in formazione.

Stefano Ciccantelli (Sinistra Italiana). Ancora una morte bianca. Di nuovo un incidente sul posto di lavoro. Quella giunta oggi dallo stabilimento della Stam di Colonnella è l’ennesima terribile notizia che ci impone di esprimere la massima vicinanza alla famiglia e ai colleghi dell’operaio originario di Canzano.

Ma il cordoglio e la solidarietà non possono bastare, occorre lavorare ed impegnarsi per una lotta senza quartiere agli incidenti nei luoghi di lavoro, è tempo di applicare con rigore le attuali normative e di ricercare una maggiore consapevolezza collettiva sulla questione sicurezza sia in termini di maggiori controlli che di rispetto delle regole. Come ci hanno ricordato FIOM, FIM e UILM in un recente presidio in piazza Martiri della Libertà la situazione in provincia di Teramo è grave ed è in tendenza con un dato nazionale che ha visto chiudere il 2017 con un incremento degli infortuni e delle morti sul lavoro (dati INAIL).

Per invertire la tendenza istituzioni e forze politiche hanno il dovere di indicare la sicurezza sul lavoro come una priorità di tutti e conseguentemente stanziare risorse aggiuntive. Tornare incolumi nelle proprie case e dalle proprie famiglie dopo una dura giornata di lavoro deve essere garantito a tutte e a tutti.

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