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Chico Forti torna a casa dopo 20 anni, un regalo di Natale per l’Italia

 

Si è sempre dichiarato innocente Chico Forti.
Arrestato negli Usa nel 1998, e condannato all’ergastolo due anni dopo da un tribunale della Florida, tornerà in Italia dopo 20 anni.
A darne notizia è il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio che, nel tardo pomeriggio di ieri, scrive sulla sua pagina Facebook “Ho una bellissima notizia da darvi: Chico Forti tornerà in Italia. L’ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio.
Il Governatore della Florida ha infatti accolto l’istanza di Chico di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione di Strasburgo e di essere trasferito in Italia.
Si tratta di un risultato estremamente importante, che premia un lungo e paziente lavoro politico e diplomatico. Non ci siamo mai dimenticati di Chico Forti, che potrà finalmente fare ritorno nel suo Paese vicino ai suoi cari.
Erano vent’anni che aspettava questo momento e siamo felici per lui, per i suoi cari, per la sua famiglia, per tutta la città di Trento.
È un momento commovente anche per noi”.
Si chiude uno dei casi giudiziari, e poi politico-diplomatico, più controverso degli ultimi anni. L’uomo, 61 anni, ex produttore Tv ed ex velista, era stato accusato di omicidio premeditato: gli investigatori erano certi che fosse stato Enrico Forti ad assassinare Dale Pike, figlio del proprietario di un noto hotel di Ibiza, trovato senza vita su una spiaggia di Miami, ucciso da due colpi di pistola alla nuca.
Dalle ricostruzioni era emerso che Pike e Forti erano in trattativa per l’acquisto, da parte di Forti, di un hotel del padre di Dale. Forti, secondo l’accusa, sarebbe stato vittima di una truffa e da qui il movente dell’omicidio.
Dopo la condanna all’ergastolo, avvenuta senza prove e senza aver rinvenuto l’arma del delitto, Forti iniziò una lunga battaglia giudiziaria per ottenere la riapertura del processo, che non gli fu mai concessa.
Il ritorno in Italia di Chico Forti vedrà il dossier passare in mano alla nostra magistratura, che dovrà pronunciarsi in merito.
In molti pensano che l’imprenditore trentino non tornerà dietro le sbarre, di certo è già un regalo di Natale “una gioia immensa, ora lo attendiamo” le parole dello zio Gianni che non lo ha mai lasciato solo.