E lo fa iscrivendo due persone, entrambe della Ruzzo Reti, nel registro degli indagati per adulterazione colposa dell’acqua.
Sotto accusa i lavori effettuati dall’azienda sulla condotta idrica a Poggio San Vittorino, che avrebbero provocato un momentaneo e circoscritto sforamento dei limiti per quel che riguarda i valori di alcune sostanze quali alluminio e benzopyrene. È quanto sarebbe emerso nel corso delle indagini.
L’episodio era accaduto il 19 maggio, con la donna, residente a Castellalto, nella frazione di Casemolino, che si era trovata a far ricorso alle cure del pronto soccorso e che subito dopo aveva denunciato l’accaduto.