E’ quanto emerso questa mattina a Pescara, nel corso della riunione convocata dal presidente vicario Giovanni Lolli e a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, i rappresentanti dei Comuni, dell’Arap, dell’Autorità portuale, delle prefetture, dell’Agenzia per le Dogane, delle capitanerie di porto e di tutti gli enti coinvolti nella fase di consultazione.
Un incontro in cui è stato fatto il punto sulle aree che verranno ricomprese nelle Zes, che avranno una superficie complessiva di 1807 ettari, e che ricadranno su 3 direttrici: Ortona-Vasto con le zone industriali di Val di Sangro e San Salvo; l’asse trasversale Pescara-Civitavecchia, passando per le aree produttive e logistiche di Manoppello, Sulmona-Pratola Peligna, Avezzano e Carsoli; l’autoporto di Roseto. “Abbiamo scelto – ha spiegato Lolli nel suo intervento – di puntare su aree che possano beneficiare del nostro sistema di mobilità portuale, autoportuale e intermodale, che crediamo rappresenti un fattore attrattivo di sicuro interesse per le imprese.
La filosofia delle Zes, infatti, è offrire alle aziende non solo benefici in termini fiscali e tributari (che si vanno ad aggiungere alle altre misure già previste dalle normative europee, nazionali e regionali, ndr), ma soprattutto servizi e procedure snelle per accompagnare gli investimenti, che rappresentano un vantaggio competitivo decisivo”.
Nel corso della discussione, i rappresentanti del territorio hanno posto l’accento su alcuni aspetti che la Regione calerà nel documento definitivo, come le premialità per il riutilizzo di strutture già esistenti e oggi in disuso, e per quei progetti innovativi in grado di creare nuova occupazione all’interno delle Zes.