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Vini Abruzzo: restrizione nella certificazione per valorizzare il prodotto

Il Tavolo Verde del Consorzio Tutela vini d’Abruzzo con la Regione e le Associazioni di Categoria ha dato il via libera all’ Art.39, comma 3 e comma 4, della Legge 238/2016 per la vendemmia 2023.

Si tratta della regolamentazione dello stoccaggio dei vini.

Ciò vuol dire che si applicheranno delle restrizioni nella certificazione, in modo da valorizzare i volumi di prodotto disponibili. Le regioni possono disciplinare l’iscrizione dei vigneti nello schedario per l’idoneita’ alla rivendicazione delle relative DO o IG per conseguire l’equilibrio di mercato. Inoltre le regioni possono stabilire altri sistemi di regolamentazione della raccolta dell’uva e dello stoccaggio dei vini ottenuti, in modo da permettere la gestione dei volumi di prodotto disponibili, compresa la destinazione degli esuberi di produzione di uva e della resa di trasformazione di uva in vino.

“Era assolutamente urgente intervenire con la gestione delle produzioni per superare gli squilibri congiunturali di mercato e per poter affrontare nel migliore dei modi la prossima vendemmia”, spiega il presidente del Consorzio Alessandro Nicodemi. “Questa scelta ci consente di ridurre la resa massima per le uve classificabili come Doc Montepulciano d’Abruzzo della vendemmia 2023 e per quelle destinate all’IGT Pecorino. Queste azioni sono volte a consolidare le nostre Denominazioni ed il loro posizionamento sul mercato”. “Si avvia finalmente in Abruzzo una gestione reale di quelle che sono le produzioni che ha l’obiettivo di dare il giusto valore ai nostri vini che sono di una qualità eccezionale”, spiega Emanuele Imprudente Vicepresidente e Assessore all’Agricoltura della Regione Abruzzo.

 

La presenza nelle cantine abruzzesi di significative giacenze di vino a DOC Montepulciano d’Abruzzo, la tendenza alla flessione dei prezzi all’origine, il rallentamento complessivo delle vendite di vini rossi sia sul mercato nazionale che su quello internazionale, l’elevato livello dell’inflazione e dei prezzi dell’energia hanno indotto il CdA del Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo a procedere in questa direzione, a partire dalla più̀ importante denominazione regionale che, da sola, rappresenta circa l’80% della produzione di vini a D.O.
rivendicata annualmente in Abruzzo