Abruzzo. “L’introduzione della tripla preferenza di genere nella legge elettorale regionale, sarebbe finalizzata ad aumentare la possibilità di scelta da parte dei cittadini, così come è previsto anche per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento europeo”.
Lo ha spiegato la presidente della Commissione Pari Opportunità (CPO) della Regione Abruzzo, Maria Franca D’Agostino, ascoltata negli scorsi giorni dalla Commissione Statuto del Consiglio regionale, per esaminare il progetto di legge 275/2022 su “Modifiche alla L.R. 2 aprile 2013, n. 9, recante norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale”.
Su impulso della sottocommissione legislativa della CPO regionale, D’Agostino ha sottolineato l’importanza della parità di genere in sede di candidature, anche alla luce dell’eventuale aumento dei candidati – da 30 a 45 per ciascuna lista – e del collegio unico su base regionale. “L’eguale previsione di uomini e donne nelle liste sarebbe un grande passo avanti per la parità di genere; inoltre l’ulteriore correttivo legislativo previsto dalla legge per il parlamento europeo (in base al quale i primi due candidati devono essere di genere diverso) insieme all’alternanza di genere in tutta la lista, alla luce dell’elevato numero di candidati (30-45) che verrebbero inclusi in una lista unica regionale a fronte degli attuali 7/8 nelle 4 liste provinciali, porterebbero la Regione Abruzzo ad essere una delle regioni più sensibili a tali problematiche”.