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Tre abruzzesi su dieci non voterebbe di nuovo Marsilio: il sondaggio reso noto dal Pd

L’Aquila. Due abruzzesi su dieci non hanno mai sentito nominare Marsilio e in generale meno di un terzo di loro giudica il suo operato alla guida della Regione sufficiente. Tre su dieci che lo hanno votato non lo rifarebbe ancora.

 

E’ un dato clamoroso, e viene da un sondaggio che compare sul sito della Presidenza del Consiglio e che quindi non è stato commissionato da noi”: lo ha detto Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese, nel corso della conferenza stampa di rendiconto dei primi cinquanta giorni di impegno da senatore, che si è svolta all’Aquila. Inoltre, ha aggiunto Fina riassumendo i dati del sondaggio, “il Pd in Abruzzo recupera lo 0,7 per cento dei consensi anche se a livello nazionale fa ancora fatica (infatti per la prima volta da quando esiste il Pd in Abruzzo si stima una percentuale nettamente maggiore di quella nazionale), mentre esiste un divario di dieci punti tra il consenso al Presidente della Regione e quello ai partiti. Tutto ciò ci fa capire che in Abruzzo per le elezioni regionali ci sono per noi concrete possibilità di vittoria, se saremo in grado di mettere assieme tutto ciò che è alternativo a Marsilio”.

La conferenza stampa di rendiconto è la prima di una serie che sarà a cadenza mensile, incentrata sull’idea dell’Albero dell’impegno, rappresentazione grafica che riassume lo stato di avanzamento, attraverso sintesi e dati, del lavoro parlamentare, istituzionale, ma anche il dialogo con le persone e le battaglie politiche condotte sinora. Ci sarà anche un “tour di ritorno”: a partire dal prossimo 21 novembre Fina tornerà in tutti i luoghi in cui è stato in campagna elettorale a cominciare da quelli dove il centrosinistra ha avuto un risultato significativo, “per dire grazie e ribadire gli impegni, questione per questione”.

Tra gli atti di cui si è dato conto il deposito, da parte del senatore Fina, di un disegno di legge che delega il governo ad adottare un codice per la ricostruzione nei territori colpiti da eventi emergenziali di rilievo nazionale. “Ho ripresentato, aggiornandolo, il lavoro di Stefania Pezzopane che sarà la base per un confronto con gli amministratori e i portatori di interesse, con gli altri parlamentari, compresi quelli di maggioranza, in primo luogo abruzzesi. E’ importante avere a disposizione regole chiare e fisse così che ogni volta che accada una calamità si possa sapere cosa fare un attimo dopo per intervenire e ricostruire”. La questione della ricostruzione si incrocia con le scelte del governo del superbonus, cui il segretario del Pd Abruzzo è molto critico: “Lo Stato deve rispettare le regole che ha dato e non mandare in tilt imprese, cittadini, professionisti, come ha appena fatto”.

Sempre a partire da un testo depositato da Pezzopane Fina ha presentato un disegno di legge a favore dei familiari delle vittime dei terremoti del 2009 e del 2016. Poi interrogazioni sulla questione Brioni, sul nucleare, sui ritardi della Regione Abruzzo nella spesa dei fondi europei, sul mancato avvio della realizzazione del sistema irriguo del Fucino, sulla sicurezza di A24 e A25. Cofirmati altri provvedimenti su battaglie condivise, tra cui la parità di genere, il salario minimo, la rigenerazione urbana, l’antifascismo, il femminicidio.