La mozione, inizialmente a firma di Fdi e della lista civica Giorgia Meloni, è stata poi modificata e sottoscritta da tutti i gruppi consiliari. In Aula era presente anche il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi. “Vorrei rassicurare tutti gli amici dell’Abruzzo – spiega l’assessore ai trasporti Linda Meleo – e della parte centro nord del Paese: nessuno vuole eliminare l’autostazione dal nodo Tiburtina, per noi è un hub fondamentale. Stiamo disegnando un’alternativa.
Vogliamo ripristinare un clima di legalità e legittimità. Stiamo lavorando con Fs ed Rfi per studiare lo spostamento di questa autostazione dal piazzale ovest al piazzale est della stazione Tiburtina, sia per il ripristino della legalità sia perché in un orizzonte di medio periodo quell’area va comunque eliminata”.
“È stata una vittoria dell’intero territorio abruzzese e di quanti si sono mobilitati per scongiurare un provvedimento che avrebbe penalizzato pendolari, studenti e l’intero sistema economico e produttivo regionale”.
Così il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, sulla mozione all’unanimità approvata dal consiglio comunale di Roma in cui si impegna la sindaca e la giunta a mantenere un terminal bus a Tiburtina, dove arrivano i pullman dall’Abruzzo, recuperando e riqualificando l’area del piazzale est per realizzarvi una nuova autostazione”. Il primo cittadino, che ha partecipato intervenendo ai lavori dell’assemblea capitolina, ha spiegato che non ci sarà più il paventato trasferimento alla stazione Anagnina. Per il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, “vince una ragionevolezza indotta da una poderosa mobilitazione istituzionale che è stata trasversale, bene per Pescara e l’Abruzzo che vedono così tutelati i propri pendolari e utenti del servizio. Sconcerta come, ancora una volta, scelte così importanti e determinanti per la comunità vengano prese con una grande approssimazione, tanto a livello governativo quanto agli altri livelli istituzionali. Vince anche la mobilitazione netta che ha fatto sentire forte e chiara una contrarietà inevitabile per far valere i diritti dei cittadini”.
“Accolgo con piacere i chiarimenti dell’assessore capitolino alla mobilità, Linda Meleo, in merito allo spostamento dell’autostazione dei pullman dal piazzale di fronte alla stazione Tiburtina al nodo di Anagnina, che avrebbe causato gravi problemi ai pendolari abruzzesi”, ha spiegato in una nota l’ex parlamentare di Pdl e Fi Fabrizio Di Stefano. Che ha denunciato l’approssimazione nell’affrontare i problemi da parte del Movimento Cinque Stelle.
“Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione nel consiglio comunale di Roma della mozione che impedisce il trasferimento dalla stazione Tiburtina ad Anagnina, dell’intero terminal di accesso a Roma da parte del trasporto pubblico abruzzese e delle altre regioni”. Così il presidente vicario della Regione, Giovanni Lolli, sulla mozione licenziata dall’assemblea capitolina di non spostare il terminal bus da Tiburtina ad Anagnina.
“Per l’Abruzzo sarebbe stata una sciagura, non solo per le migliaia e migliaia di pendolari, che ogni giorno viaggiano tra la nostra regione e la Capitale, ma anche perché avrebbe compromesso il progetto strategico di Abruzzo e Lazio volto ad intercettare il sistema dei trasporti trans-europeo tra la penisola iberica e i Balcani, che attraversa l’asse Ortona-Civitavecchia, piuttosto che altri assi, come quelli di Livorno-Ancona, e quello di Napoli-Bari. Rendere scorrevole il sistema dei trasporti e l’accesso all’ intermodalità con l’alta velocità che transita alla stazione Tiburtina, è appunto decisivo per ottenere questo risultato – ha concluso Lolli.