“Tale pronunciamento, in linea con le norme vigenti – sottolineano i presidenti degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri, Arch. Raffaele Di Marcello e Ing. Agreppino Valente – è soprattutto a tutela della qualità delle prestazioni professionali, e consiglierebbe, da parte di un Ente come la Regione, l’immediato adeguamento dei propri programmi proprio in tal senso”.
“Purtroppo – proseguono i presidenti – la Regione Abruzzo, con il ricorso al Consiglio di Stato, dimostra di non voler comprendere che le prestazioni tecniche vanno adeguatamente retribuite, mantenendo la posizione dell’ex Governatore che, in più occasioni, ha sottolineato il ruolo marginale che la pianificazione e la progettazione aveva, e continua ad avere, per il governo regionale, ora guidato dal vicepresidente Lolli”.
“Prendiamo atto – concludono Architetti e Ingegneri – di questa presa di posizione che ribadisce la scarsa considerazione degli organismi politici regionali verso una categoria di cittadini abruzzesi, quella dei tecnici, che molto ha dato per il bene comune, anche nelle situazioni emergenza che hanno caratterizzato gli ultimi anni; presa di posizione che, alla luce del prossimo appuntamento elettorale, ci dà già il quadro di quali sono gli orientametni di una certa parte politica chiudendo, di fatto, il confronto tra il Governo regionale uscente, e chi lo appoggia, e gli enti ordinistici professionali”.