A dirlo Manola Di Pasquale, presidente PD Abruzzo.
“Il mancato pagamento di queste fatture, sapete cosa comporta? Che gli operatori economici sono costretti a dover anticipare somme da capogiro pur di garantire una ‘casa’ e cibo a chi è riuscito a scappare da guerra e distruzione. Caro presidente Marsilio, cosa dovrebbe fare chi non può anticipare migliaia di euro ogni mese? Mandare via gli ospiti? Penso, ad esempio, a quella struttura ricettiva di Giulianova che accoglie ben 104 minori ucraini non accompagnati. Cosa dovrebbe fare, adesso? Lasciare per strada decine e decine di bambini e ragazzi? No che non lo farà, mettendo a rischio la propria azienda che in questo periodo ha rinunciato ad altre entrate per ospitare i profughi. La Regione non può ignorare che far anticipare centinaia di migliaia di euro per una struttura equivale a farle dichiarare il fallimento”.
E ancora: “Non si può continuare a dare per dovuto e scontato l’anticipo delle somme da parte delle strutture ricettive accreditate (a seguito della firma di una convenzione regionale). Non si può costringere, puntualmente, gli operatori economici a valutare il da farsi. Non si può mortificare l’ospitalità o metterla a rischio. La Regione Abruzzo la smetta di rimanere indifferente e provveda, come ente, ad anticipare alle strutture interessate le somme che occorrono per l’accoglienza. E’ troppo facile scaricare responsabilità e scelte politiche che riguardano la vita di persone in difficoltà sugli operatori economici che già sono costretti a lottare contro l’aumento del costo dell’energia e degli alimenti e costretti a sopportare una crisi del settore che si trascina ormai da anni. Si dia una svegliata Marsilio ed invece di lamentarsi, provveda a risolvere il problema”.