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Abruzzo

Tar Abruzzo, inaugurazione anno giudiziario. Marsilio: necessario dialogo tra istituzioni VIDEO

“Il mio sentito ringraziamento per il lavoro svolto dal TAR Abruzzo quale avamposto di garanzia della legalità nell’ordinamento e di tutela dei cittadini nei confronti del potere pubblico, pur a fronte della cronica carenza di personale che storicamente affligge l’ufficio giudiziario abruzzese”.

 

Il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, è intervenuto così questa mattina, a L’Aquila, nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario al Tar (Tribunale amministrativo regionale dell’Abruzzo).

“Non può che condividersi l’auspicio, già espresso peraltro dagli stessi vertici dell’ordinamento giudiziario, – ha aggiunto il Presidente – che il Legislatore eviti di intervenire sul tessuto normativo con modifiche troppo frequenti, spesso ispirate a logiche emergenziali poco attente ai profili sistematici dell’ordinamento, rendendo così difficile il formarsi di orientamenti giurisprudenziali di lungo periodo e, per ciò stesso, più stabili ed affidabili per tutti gli operatori del settore.

Si pensi, ad esempio, al Codice dei Contratti: mentre in Germania le direttive europee sono state recepite in (soli) 39 articoli, in Italia si è ritenuta necessaria l’elaborazione di 250 articoli, 25 allegati ed ulteriori regolamenti, determinando così, nella concretezza delle diverse esperienze, un danno significativo al sistema competitivo nazionale. Il sistema degli appalti pubblici, tema di particolare importanza nel territorio abruzzese, a ragione definito ‘il più grande cantiere d’Europa’ è divenuto rischioso ed inaffidabile in Italia, perché costoso e del tutto aleatorio sia nella fase cha caratterizza la gestione delle gare pubbliche, sia in quella contenziosa, circostanza questa che ha spinto molte imprese alla conquista di mercati esteri a discapito della domanda di occupazione e di investimenti sul mercato interno.

Il ruolo della Regione non va interpretato solo in funzione del suo apparato amministrativo – che sarà investito da un ampio processo di riforma in vista del miglioramento dei servizi offerti a cittadini ed imprese – e delle sue competenze amministrative, peraltro schiacciate da un sistema normativo tra i più elefantiaci d’Europa, ma soprattutto in quanto Ente con poteri legislativi che saranno svolti nella prospettiva di riordinare, semplificare e ridurre il rischio stesso di contenzioso amministrativo, in ossequio agli irrinunciabili principi giuridici di certezza del diritto, di stabilità e di fiducia nei rapporti tra cittadini ed istituzioni.

 

Posso assicurare che l’impegno della Regione, nell’interesse dei cittadini e delle imprese, è quello di mettere in campo tutte le misure necessarie affinché sia assicurato il dialogo con tutte le Istituzioni che, a vari livelli, agiscono sul territorio regionale, al fine di evitare ogni tentativo di delegittimazione reciproca o di conflittualità che precluda un adeguato sviluppo sociale ed economico della Regione.

 

Solo riconoscendo nell’apporto di ciascuno un tassello fondamentale per la costruzione di un futuro che riposi sui principi costituzionali della legalità e della solidarietà, sarà possibile creare un contesto che determini fiducia nelle istituzioni, garantisca l’efficienza dei servizi e la qualità dell’azione amministrativa, obiettivi che tutti, amministratori, magistrati ed operatori del diritto, devono concorrere a realizzare”.