La nota fa seguito alle numerose segnalazioni, dei propri iscritti, aventi ad oggetto la richiesta della piattaforma Deloitte di produrre video dimostrativi circa la veridicità delle dichiarazioni dei professionisti che asseverano di aver eseguito almeno il 30 % dei lavori del Superbonus entro il 30 settembre, gli Ordini, evidenziano che la “bizzarra e inopportuna” richiesta, a pochi giorni dalla scadenza prevista dal Decreto, risulta intempestiva e vessatoria in quanto il rispetto della suindicata video-documentazione, oltre a rappresentare un adempimento non obbligatorio e non richiesto dalla normativa, determinerebbe gravi inconvenienti nel normale svolgimento della programmazione dell’attività lavorativa.
Pur comprendendo la necessità da parte degli operatori finanziari di tutelarsi contro eventuali truffe, risulta assurdo e inutile richiedere la redazione di un video a dimostrazione della veridicità delle attività edilizie effettuate, dopo aver già acquisito una asseverazione tecnica corredata da specifica polizza assicurativa e con allegati documenti fotografici del cantiere, stati di avanzamento lavori, dichiarazioni del professionista, libretto delle misure etc etc.
L’anomala richiesta di predisporre un ulteriore video denota, inoltre, una profonda mancanza di rispetto nei confronti di una categoria professionale che sta impiegando da tempo tutte le proprie energie e competenze a servizio della collettività, andando a fornire un servizio pubblico nello spirito della sussidiarietà, così come ci viene richiesto dalla pubblica amministrazione.
Si può senz’altro affermare che si tratta di una richiesta aliena e contraria al nostro ordinamento, che non affida all’esibizione di alcun rilievo filmato la (ulteriore e ultronea) attestazione di quanto già certificato dal professionista.
Si è ribadito, pertanto, che la nostra nota rappresenta una presa di posizione non contrattabile: già le asseverazioni espongono i professionisti a responsabilità civili, penali e patrimoniali; dovrebbero bastare quale garanzia a copertura delle prestazioni rese.
Obbligare alla realizzazione di un video che abbia quale oggetto le abitazioni dei committenti potrebbe inoltre esporre i professionisti ad ulteriori azioni a tutela del già complesso tema in materia privacy.
Rimaniamo, quindi, fiduciosi nell’accoglimento dell’istanza, con un ripensamento da parte di Deloitte