Superbonus, il Governo “cancella” la legge abruzzese

Abruzzo. Solo 5 mesi fa, in piena campagna elettorale, Giorgia Meloni dichiarava: “Fratelli d’Italia ha sempre chiesto che non si cambino le regole in corsa e propone misure per sbloccare il mercato dei crediti incagliati, facilitando la cessione alle imprese che si trovano oberate dai crediti chiusi nei cassetti fiscali e prigionieri delle frequenti modifiche normative”.

 

Con il provvedimento di ieri, invece, blocca tutto e manda in rovina migliaia di imprese e famiglie provando a scaricare le proprie colpe!” interviene così il Consigliere Regionale e Capogruppo di “Abruzzo in Comune” Sandro Mariani sul decreto-legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri che blocca le cessioni dei crediti dei super bonus e impedisce i così detti “sconti in fattura”.

“Ma il teatro dell’assurdo è andato oltre: mentre nella nostra Regione i due Presidenti di Regione Marsilio e Sospiri si vantavano di aver predisposto una legge regionale per permettere la cessione dei crediti alla Regione Abruzzo, vantando anche un’interlocuzione diretta con il Ministero dell’Economia grazie alla mediazione del Senatore Liris di Fratelli d’Italia, a Roma il loro Governo scriveva una norma che impedisce proprio la cessione dei crediti alle regioni! A questo punto la situazione è paradossale: o non sanno quello che i loro compagni di partito fanno a Roma o mentono sapendo di mentire” ha rincarato la dose Mariani.

Il Consigliere Regionale di “Abruzzo in Comune” rivolge quindi un appello a tutti i parlamentari abruzzesi “affinché facciano sentire la voce del territorio e delle migliaia di imprese che tra poco rischieranno di chiudere i battenti con i cassetti fiscali pieni di crediti generati legittimamente da una legge dello Stato, lasciando cantieri fermi e inconclusi e mettendo in crisi decine di migliaia di posti di lavoro nel comparto edile: quello che sta succedendo è l’emblema di una classe politica di improvvisati pericolosi alla guida del nostro Paese!”.

 

“Sul Superbonus il Presidente Marco Marsilio, in quota Fratelli D’Italia, deve dire immediatamente da che parte sta: vuole fare il Presidente della Regione Abruzzo e quindi dare risposte agli abruzzesi, o fare il luogotenente della Meloni, che in Abruzzo sta stritolando almeno 500 imprese, oltre 3.000 famiglie e 1.000 cantieri? La domanda è semplice e pretende una risposta immediata. Sia chiaro non è solo il Movimento 5 Stelle a metterla sul tavolo, ma un intero comparto industriale, le varie associazioni di categoria e il mondo dell’ambientalismo, che stanno pubblicamente denunciato le scelte di questo Governo sul Superbonus.

 

Il Presidente Marsilio dovrebbe anche spiegarci in che modo Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia hanno intenzione di coprire, in Abruzzo quanto nel resto del Paese, tutti quei costi per le casse pubbliche che saranno generati dalla crisi occupazionale, economica ed energetica che sicuramente seguirà lo smantellamento dei bonus edilizi” ad affermarlo è il Capogruppo del M5S in Regione Abruzzo Francesco Taglieri, che continua “La verità è che Giorgia Meloni, con il suo scellerato Governo, ha stoppato anche le regioni come la nostra che stavano tentando di intervenire sulle banche per sbloccare i crediti. Ed è imbarazzante constatare che in Abruzzo il centrodestra aveva presentato ben due provvedimenti, in serie a quelli precedentemente depositati dal gruppo del M5S, per aiutare imprenditori, operai e famiglie.

 

E ora che risposte daranno all’intero settore? Suonano ancora in testa le entusiastiche parole, di Sospiri (FI), Campitelli (Lega) e Quaglieri (FDI), sul Superbonus e di quanto questa misura abbia rappresentato uno slancio per l’economia abruzzese.
A questo punto appare evidente a tutti quanto abbiamo sostenuto sin dall’inizio: il centrodestra ha usato la corsa alla presentazione delle leggi per sbloccare i crediti in regione, allo scopo di farsi la guerra tra loro. Una guerra tra Giunta e Consiglio regionale che ormai si combatte da mesi sotto la cenere. Il Superbonus, gli aiuti alle imprese, il risparmio energetico, non c’entrano nulla. Sono solo temi usati a fini di propaganda. Tanto in Regione, quanto al Governo. Infatti ricordiamo tutti come nel 2022, poco prima di essere eletta, il Presidente Meloni, probabilmente per accaparrarsi il favore degli elettori, difendeva il Superbonus. Oggi lo cancella dimostrando tutta la sua inaffidabilità.

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