Scuola, “In Abruzzo 1586 posti per le immissioni in ruolo. Tocca alla politica”

Dopo le operazioni di mobilità (trasferimenti) nel primo ciclo (infanzia e primaria) sono quasi 500 i posti disponibili per le immissioni in ruolo. Mentre, nel secondo ciclo, le disponibilità sono 1087 (di cui 252 sul sostegno).

“Il sistema di reclutamento continua a essere modificato e non si interviene per sanare una situazione che rischia di diventare esplosiva”, dice la Flc Cgil Abruzzo Molise.

“Non c’è più tempo, occorre affrontare questa emergenza in maniera risoluta, con provvedimenti straordinari. Invece, mentre il 20 maggio 2021 veniva firmato il ‘Patto per la Scuola al centro del Paese’ con le organizzazioni sindacali confederali, il Governo predisponeva un decreto legge che interviene sulle medesime materie senza alcun confronto. Eppure il Patto per la Scuola riconosce l’impegno profuso da tutto il personale durante la pandemia. Questo riconoscimento va concretizzato e tradotto in misure e interventi che assicurino stabilità e continuità al lavoro e il regolare avvio dell’anno scolastico il primo settembre”.

E ancora: “Si continua a navigare a vista, senza rispettare gli impegni presi. Per questo il 9 giugno appuntamento a Pescara in Piazza Unione, dalle ore 16 alle 18, per rivendicare soluzioni rapide ad un problema che rischia di acuirsi ulteriormente, determinando conseguenze negative sia nell’organizzazione della didattica sia nel dare risposte serie e durature al sistema d’istruzione. Le scuole chiedono di poter lavorare con organici adeguati, con tempo scuola disteso, con classi non numerose; per dare alle studentesse e agli studenti una scuola pubblica di qualità. Chiediamo alle forze politiche di impegnarsi a cambiare il provvedimento durante l’iter di conversione in legge”.

Questi i dati:

“Dunque, in Abruzzo ci sono 1586 posti disponibili per le immissioni in ruolo. Fuori dalla retorica e dai luoghi comuni, bisogna intervenire rapidamente per consentire di poter riaprire a settembre con il personale docente necessario per garantire l’offerta formativa programmata dalle scuole”, conclude il sindacato.

 

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