Da oggi Roma-New York si potrà coprire in meno di un’ora. In Texas è stato presentato un progetto rivoluzionario, capace di stravolgere il mondo dei viaggi. Se nel resto del mondo l’ipotesi è stata accolta con entusiasmo, nella capitale regna l’ironia…
“Non ci credo, la mattina parto dall’Eur e devo arrivare in zona Prati e ci metto più o meno lo stesso tempo. In pratica faccio prima ad arrivare a New York”. Nella battuta che inizia a circolare sui social, si nasconde una grande verità: da quando una startup statunitense ha annunciato di essere in grado di rivoluzionare il mondo dei viaggi e del turismo, si sono scatenati i commenti.
Viaggiare non sarà più come una volta. Se le aspettative verranno confermate, assisteremo ad una drastica riduzione dei tempi e delle distanze. Con possibili novità che riguarderanno i cittadini di tutto il mondo. La rivoluzione scatterà appena verrà ufficializzato l’utilizzo di un particolare motore a detonazione rotante, destinato a stravolgere la situazione e a regalare nuove e inaspettate prospettive.
La grande novità è stata confermata dalla Venus Aerospace, che nei giorni scorsi ha presentato il progetto all’Up Summit a Bentonville, in Arkansas. Il nuovo motore promette di far raggiungere agli aerei di tutto il mondo una velocità di oltre 7.400 chilometri all’ora: per ottenere questo risultato sarà necessario sfruttare il VDR2, acronimo di Venus Detonation Ramjet 2000 lb Thrust Engine. La Sturtup texana è convinta di poter ottenere dei risultati clamorosi: se gli aerei montassero questo motore, sarebbe possibile coprire la distanza tra Roma e New York in soli cinquantacinque minuti. Così come si potrebbe percorrere il viaggio tra Londra e Pechino in poco più di un’ora.
Numeri che rendono l’idea della portata del progetto. Il gruppo texano che l’ha studiato gongola e parla del nuovo motore come di “un notevole passo avanti nel volo ad alta velocità”, grazie alla capacità di superare di circa sei volte la velocità del suono. Il nuovo sistema propulsivo, che è alla base del rivoluzionario progetto, è stato progettato per essere in grado di creare delle onde di denotazione in grado di propagarsi ciclicamente all’interno del circuito, riuscendo in questo modo a garantire delle prestazioni record.
Secondo i progettisti, il nuovo motore “renderà l’economia ipersonica, una grande realtà”. Il primo test ufficiale verrà effettuato già a partire dal prossimo anno. “Non vediamo l’ora di lavorarci ancora più in profondità, di far volare il primo esemplare e in definitiva di perfezionare un concetto di motore che finora è esistito perlopiù nei libri di testo, ma mai come unità di produzione”, ha detto Eric Briggs, Chief operating officer del gruppo.
Le reazioni del mondo intero sono di stupore e incredulità: ma mentre a Londra, negli Stati Uniti e in Texas (dove il progetto è stato creato e illustrato), tutto viene visto con entusiasmo e grande attesa, la risposta dei romani è stata completamente diversa. Un misto di ironia, disillusione e poca voglia di credere in un qualcosa che sembra lontanissimo dalla realtà. Probabilmente abituati alle code, al traffico, agli scioperi aerei e ferroviari, i cittadini che abitano nella capitale hanno preferito optare per un approccio diverso: molto più ironico.
Sui social le battute si sono sprecate: “Vorrei fare Roma-New York in 55 minuti , solo per il gusto di fare poi Fiumicino Garbatella in 175 minuti”, ha scherzato un utente, conscio del tempo che generalmente si passa nel traffico capitolino. Qualcuno l’ha buttata su lato economico: “Gli annunci Airbnb impazziranno :appartamento delizioso a Fregene, zona residenziale tranquilla vista parco a solo 1 ora da Times Square”, ha scritto un romano. Qualcuno ha ricordato la sigla di un famoso cartone animato: “Si trasforma in un raggio missile con circuiti di mille valvole”, mentre molti hanno posto dubbi di natura ecologica. “Sarà sicuramente a basso inquinamento immagino…”, scrive una ragazza, alla quale risponde un altro: “E pensare che a noi viene chiesto di spegnere i condizionatori e non lasciare le spie accese di notte per evitare di inquinare“. Chiusura dedicata ad un ultimo commento: “Ma chi ci vuole arrivare a New York in meno di un’ora? A me piacciono i viaggi lunghi”. Riuscire a rivoluzionare il mondo dei viaggi sarà difficile… mettere tutti d’accordo è ancora più complicato.