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Regione, “centrodestra è in panne. Bloccati provvedimenti per famiglie e imprese”

L’Aquila. Il centrodestra non riesce a ricomporre la Giunta dopo l’approdo a Roma di assessori e consiglieri eletti e paralizza da oltre un mese anche tutti i lavori e i provvedimenti del Consiglio e degli altri organismi regionali.

 

Un’inerzia che si è manifestata anche oggi in una Commissione dove giacevano oltre 30 ordini del giorno da approvare e dove abbiamo fatto sentire la voce degli abruzzesi che aspettano provvedimenti per affrontare il caro energia su cui Marsilio e la sua maggioranza non hanno fatto nulla”, il commento dei consiglieri di Pd, Legnini Presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo Misto.

Inerzia amministrativa, litigi fra alleati per ricomporre esecutivo ed equilibri post elettorali, forzature continue di regolamenti e normative per far passare provvedimenti che non riguardano né famiglie e né imprese, come invece stanno facendo altre regioni peraltro non distanti da noi – incalzano i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Blasioli, Americo Di Benedetto, Marianna Scoccia, Sandro Mariani – Abbiamo persino un assessore eletto al Senato che non riesce a dimettersi perché non si è ancora trovata la quadra sul sostituto. E in Commissione oggi abbiamo assistito anche alla nascita del cosiddetto “emendamento zero”, un espediente per cercare di bypassare e fare cadere tutti i giusti emendamenti che come opposizione abbiamo scritto e presentato, responsabilmente, affinché la situazione possa sbloccarsi e gli interessi degli abruzzesi vengano finalmente considerati.

 

Il risultato è stato un niente di fatto che molto dice sia sulle priorità di questo governo regionale, nonché sulle capacità amministrative di una maggioranza interessata solo a poltrone, potere e legge elettorale e passata dagli annunci di cose che ad oggi non ha fatto, allo scaricabarile delle responsabilità sui tanti fallimenti che si stanno manifestando nei settori più sensibili e delicati: lavoro, emergenze sanitarie, caro energia, ultima espressione della mancanza di programmazione che dal primo giorno accompagna questo governo”.