Recovery Fund: dall’Abruzzo le proposte sono 73 VIDEO

Le infrastrutture rappresentano una priorità del programma di governo regionale per recuperare uno svantaggio competitivo che la regione ha accumulato negli anni.

 

Sono 73 le proposte progettuali per 7 miliardi e mezzo di euro su cui sta lavorando una cabina di regia mentre mercoledì a Roma, al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, il presidente Marsilio porrà la firma per il progetto di potenziamento della tratta ferroviaria Pescara-Roma.

 

E’ quanto emerso oggi a L’Aquila, a Palazzo Silone, nell’incontro con i sindacati e i rappresentanti di categoria per analizzare lo stato dell’arte relativamente al piano di rilancio nazionale su cui saranno convogliati i fondi europei del Recovery Fund che riveste un ruolo strategico per la ripartenza. Presenti anche l’assessore regionale alle attività produttive Mauro Febbo, il sottosegretario Umberto D’Annuntiis e il direttore della Presidenza Emanuela Grimaldi. Tante le opere indicate: dal potenziamento della rete ferroviaria, agli interporti di Avezzano e Manoppello, ai porti, alle strade Anas, alle funivie, rete idrica, completamento delle Reti Ten-T e interventi per il rischio idrogeologico. “Oggi – ha detto Marsilio – è emersa una sintonia tra Regione, rappresentanti del territorio, di categoria e dei lavoratori.

 

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C’e comunione di intenti sulle infrastrutture necessarie allo sviluppo del territorio su cui abbiamo relazionato, spiegando il lavoro che stiamo svolgendo con l’interlocuzione delle regioni e del governo per presentare progetti cantierabili, realizzabili nei tempi e nei modi previsti con i limiti del cosiddetto Recovery Fund, il piano nazionale di resilienza e di rilancio. Speriamo che il governo sappia valorizzare il lavoro che le Regioni stanno facendo. Noi continuiamo con la scrematura di oltre 70 progetti presentati per oltre 7 miliardi e mezzo di spesa. E’ impensabile poterli avere tutti ma sappiamo che dovremmo essere pronti a spendere quelli che arriveranno anche se dovremo fare i conti con la ripartizione delle risorse tra Regioni.

 

Dobbiamo dare priorità a quelli che presentano definizione più elevata e immediata cantierabilità, che possano essere messi in campo in sintonia con i criteri e le linee strategiche che l’Europa e il governo nazionale hanno definito per l’utilizzo di questi fondi.

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