Premio Benedetto Croce: i tre libri vincitori FOTO VIDEO

Il valore della memoria, il rispetto dei diritti civili, la cultura delle leve della ripresa del Paese, in particolare delle zone interne, dopo la pesante emergenza Coronavirus.

 

Saranno questi i temi al centro della quindicesima edizione del Premio Nazionale di Cultura intitolato a “Benedetto Croce” che si terrà a Pescasseroli nel ricco programma previsto per il prossimo il 24 e 25 luglio.

 

La manifestazione presentata oggi a L’Aquila da Pasquale D’Alberto, nella sede del Consiglio regionale, al cospetto dell’assessore Mauro Febbo, della scrittrice Dacia Marini in videoconferenza, del Garante dei detenuti Gianmarco Cifaldi  e del vicesindaco di Pescasseroli Carmelo Giura, è stata caratterizzata dal lavoro svolto dalle giurie popolari che utilizzando la didattica a distanza hanno operato in regime di lockdown sin dal mese di marzo scorso. Per la saggistica ha vinto il volume “Storia senza perdono” edito da Einaudi e scritto da Walter Barberis.

Per la narrativa, si è imposto il romanzo “La nuova stagione”, di Silvia Ballestra, casa editrice Bompiani. Infine, per la letteratura giornalistica il premio è andato a: “Il coraggio e l’amore” di Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo. “Manifestazione di sicuro successo – è stata definita dall’assessore Febbo – nel nome di un personaggio che da sempre ha dato lustro alla nostra Regione”.

 

Per Dacia Maraini “Occorre sottolineare l’impegno di studenti e insegnanti coinvolti, dove la discussione aperta della giuria su ogni argomento oggetto del Premio, offre concretamente un confronto meditato e reale”. “Di fronte alle pandemie occorre ragionare – ha detto la Maraini – per affrontare i problemi come a suo tempo fece Benedetto Croce”. Anche per il Garante dei detenuti Cifaldi: “L’Occasione è stata utile per il coinvolgimento delle Case circondariali di Sulmona e Pescara, dove l’offerta culturale aiuta il percorso formativo del detenuto che leggendo di più allontana la propensione a delinquere”.

 

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