In crescita risultano tutte le componenti: contratti a tempo indeterminato +3,1%, contratti di apprendistato +13,7%, contratti a tempo determinato +8,4%, contratti stagionali +7,0%, contratti in somministrazione +21,5% e contratti intermittenti +8,8%.
Nei primi cinque mesi dell’anno si conferma l’aumento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (+70.000), che registrano un forte incremento rispetto al periodo gennaio-maggio 2017 (+45,7%). In contrazione risultano, invece, i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo (-18,4%).
Le cessazioni nel complesso sono in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+14,3%): a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto i contratti a tempo determinato e in somministrazione, mentre diminuiscono quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-4,1%).
LA FRUIZIONE DELL’INCENTIVO ESONERO TRIENNALE GIOVANI
Nei primi cinque mesi del 2018 sono stati incentivati 50.998 rapporti di lavoro con i benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani (Legge n.202 del 27/12/2017), di questi 28.174 sono riferiti ad assunzioni mentre 22.824 sono relativi a trasformazioni a tempo indeterminato. Il numero dei rapporti incentivati è pari al 6,9% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati.
LA VARIAZIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO ATTIVI
Nel periodo gennaio-maggio 2018, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +748.000, di poco inferiore a quello del corrispondente periodo del 2017 (+767.000).
Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro.
A maggio 2018 questo saldo risulta pari a +443.000, in linea con quanto registrato ad aprile (+447.000).
Rispetto al mese precedente migliora per il quinto mese consecutivo la variazione tendenziale dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato che rimane però ancora negativa (-39.000); risulta positiva e in aumento la variazione dei rapporti di somministrazione, di apprendistato e di quelli stagionali; per il tempo determinato e l’intermittente si registra una variazione tendenziale ancora significativamente positiva seppur in progressiva riduzione.
IL LAVORO OCCASIONALE
In questa edizione dell’Osservatorio vengono pubblicati i dati relativi ai primi cinque mesi del nuovo lavoro occasionale (art. 54-bis del decreto legge n. 50/2017): il fenomeno risulta, come del resto implicito nella normativa, di dimensioni modeste.
Nei primi cinque mesi del 2018 la consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) si è attestata tra le 15.000 e le 20.000 unità con un importo mensile lordo medio pari a circa 250 euro.
Per quanto invece attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a maggio 2018 si sono superati i 7.000 lavoratori impiegati con un importo mensile lordo medio pari a 350 euro.