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Agenti di polizia penitenziaria abruzzesi protestano a Roma

Le segreterie regionali SAPPE, OSAPP, UIL PA/PP, USPP FNS, CISL, FP CGIL, maggiormente rappresentative della polizia penitenziaria, da tempo ormai “denunciano un gravissimo stato di abbandono dei penitenziari abruzzesi, da diversi mesi siamo in stato di agitazione e vani sono state le nostre richieste di aiuto”.

“Ultimo, ma solo in ordine di tempo, l’incontro con il neo provveditore regionale Maurizio Veneziano che, seppur mostrando una timida apertura verso le nostre richieste, null’altro ha potuto fare se non promettere l’ennesimo interpello straordinario regionale che nulla aggiunge e semmai toglie risorse negli istituti abruzzesi che ancora possono dire di avere una carenza di personale “solo” in linea con quella nazionale, gli altri infatti sono ben al di sotto del dato statistico nazionale; questo senza dimenticare di puntare il dito contro quei lavoratori che hanno risposto alla richiesta dei Ddrettori di lasciare la prima linea e continuare il loro lavoro in tutti gli uffici lasciati scoperti dagli impiegati del comparto funzioni centrali”.

E ancora: “Una carenza cronica e dimenticata che vede in Abruzzo istituti sfiorare il 35% ed altri che devono fare ricorso giornaliero a turni di 8 ore con personale che espleta doppi turni da 14 o più ore, senza che ciò desti alcuna sorpresa in tutta la linea di comando, i dirigenti, nessuno escluso, vedono e pretendono che l’ufficio di sua diretta pertinenza abbia sempre la massima presenza di personale e poi, nei reparti detentivi i poliziotti dovrebbero rifiutarsi di lavorare nelle cd. cariche fisse. Purtroppo siamo arrivati agli inizi della stagione estiva senza ottenere nemmeno quell’attenzione che i poliziotti penitenziari ben meriterebbero in quanto servitori fedeli dello stato. Abbiamo di recente reiterato la richiesta di incontro con il direttore generale del Personale Massimo Parisi per avere la possibilità di rappresentare direttamente le difficili condizioni in cui versano gli istituti della regione Abruzzo, nella speranza di addivenire ad una sua determinazione in merito alle criticità estreme relativamente al Personale di polizia Penitenziaria operante in regione. Abbiamo invitato, nuovamente, il sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove ad un non più rinviabile quanto autorevole intervento teso a ripristinare il numero di poliziotti penitenziari in Abruzzo livellando il dato quantomeno alla media nazionale”.

Per i sindacati servono “interventi straordinari a supporto della polizia penitenziaria operante in Abruzzo tesi a superare l’attuale periodo, che speriamo essere riconducibile ad una “transizione” verso il superamento dell’attuale emergenza. In mancanza di risposte le scriventi sigle sindacali della polizia penitenziaria abruzzesi hanno deciso di lanciare più forte il nostro grido di aiuto tramite un sit-in di protesta in Largo Luigi Daga 2, di fronte al D.A.P. per il giorno 6 giugno, dalle ore 10 alle ore 12″.