E’ probabile però che il picco arrivi tra dicembre e gennaio, rovinando dunque le vacanze di Natale a molti. A segnalarlo è l’ultimo bollettino pubblicato dall’Istituto superiore di sanità (Iss).
Il livello di incidenza è arrivato a 2,52 casi per mille assistiti, cioè ancora sotto la soglia che segna l’inizio del periodo epidemico, che è di 2,74. In nove regioni – Piemonte, Lombardia, provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia – è stata invece superata la soglia epidemica nazionale. “Finora l’andamento dell’influenza – rileva l’epidemiologo dell’Iss, Gianni Rezza – è paragonabile a quello della passata stagione.
Se dovesse rimanere così, è probabile che il picco arrivi tra dicembre e gennaio”. Complessivamente i più colpiti sono stati i bambini tra i 0 e 4 anni, con 6,55 casi per mille assistiti, cui seguono con valori simili quelli nella fascia di età 5-14 anni (2,57) e gli adulti tra i 15 e 64 anni (2,59). Più bassi finora i valori rilevati tra gli anziani con più di 65 anni (1,27 casi per mille assistiti).