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Orso marsicano investito ed ucciso lungo l’A25: “Serve messa in sicurezza”

Nella scorsa notte attorno alle tre circa è stato investito un orso bruno marsicano sulla carreggiata della A25 in direzione Pescara al Km 94+700 ricompreso tra gli svincoli di Avezzano e Celano.

Il veicolo che ha impattato con l’animale che si presume essere di grosse dimensioni ha proseguito senza fermarsi. L’orso, un maschio subadulto di 3-4 anni, non era marcato né radiocollarato.

Solo dai risultati delle analisi genetiche, che arriveranno non prima di un mese, sarà possibile comprendere se l’orso era già stato geneticamente censito dai tecnici del Parco e dalla rete di monitoraggio.

Dall’esame necroscopico svolto dalla dott.ssa Stefania Salucci dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise, unitamente al veterinario del Parco dr. Leonardo Gentile, si è constatato che l’orso ha riportato gravi traumi addominali e toracici, inoltre aveva fratture a entrambi i femori e al bacino. 

“Il triste e doloroso accaduto di questa notte purtroppo ha materializzato, nuovamente, il rischio che da anni il Parco, insieme ad associazioni ambientaliste, denuncia lungo i tratti autostradali di competenza di Strada dei Parchi S.p.a., visto che, con quello di stanotte, sono tre gli orsi investiti e uccisi sulla A24/A25: uno nel lontano 1991 a Cocullo e uno nel 2013 a Torninparte – fanno sapere dall’Ente Parco – Nel corso della primavera 2021, dopo aver ricevuto la segnalazione che l’orsa Amarena e i suoi quattro cuccioli avevano nuovamente attraversato l’autostrada, nel medesimo tratto tra Pescina e Carrito, dove nel 2017 era stata accertato il passaggio di almeno un orso grazie ai dati del collare GPS, il Parco è tornato sulla questione sollecitando nuovamente Strada dei Parchi all’adozione di misure adeguate a ridurre il rischio di incidenti e prevenire episodi come quello di stanotte”.

“A supporto delle iniziative di tutela si è attivata tempestivamente anche la Prefettura di L’Aquila che il 15 aprile di quest’anno ha convocato tutti i soggetti coinvolti richiedendo a Strada dei Parchi un intervento d’urgenza per risolvere definitivamente la situazione. Il Parco, dal canto suo, ha interloquito in maniera incessante con tutte le autorità competenti in materia mettendo a disposizione le sue competenze e fornendo anche a Strada dei Parchi uno stralcio di progetto che prevedeva la messa in sicurezza di tutto il tratto della A25 a ridosso di Carrito. Strada dei Parchi ha risposto provvedendo alla progettazione di un intervento di messa in sicurezza di circa 87 km lungo la A24 e A25, ora all’approvazione del Commissario Straordinario di Strada dei Parchi. Ovviamente le tempistiche di realizzazione per un intervento di tali proporzioni non possono essere immediate. Per questo, e per tutelare nell’immediato la popolazione di orso marsicano, in poche settimane il Parco metteva in sicurezza, sostenendone i costi, 4 Km di tratto autostradale con una recinzione elettrica di 2 metri di altezza. L’intervento è stato realizzato all’altezza dell’Area di Servizio di Rivoli Nord, in corrispondenza di Carrito. Un intervento di urgenza volto a tutelare la famiglia di orsi (Amarena con i suoi 4 cuccioli) più seguita d’Italia in una zona geografica che si posiziona tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Regionale del Velino-Sirente”.

Per Salviamo l’Orso e Stazione Ornitologica Abruzzese, “Ancora un orso bruno morto in autostrada mentre troppi amministratori si riempiono la bocca di parole come sostenibilità ed ecologia. La Regione finanzia con 7 milioni di euro l’innevamento artificiale per gli impianti da sci nel Parco nazionale della Majella e con 10 milioni di euro gli impianti e le nuove piste a Valle delle Lenzuola sulla Magnola a Ovindoli, a poca distanza dal punto dove è morto l’orso investito. Altro che attenzione al patrimonio naturalistico della regione. Non è quindi questione di soldi ma di volontà e priorità. La tutela della fauna e la sicurezza dei trasporti non sono in cima ai pensieri degli amministratori. Eppure, per dire, la Stazione Ornitologica Abruzzese aveva depositato dettagliati esposti sull’argomento già a settembre 2018. Salviamo l’Orso aveva più volte sollecitato concessionario e ministeri. Addirittura il Ministero dell’Ambiente si è schierato in giudizio contro il ricorso al TAR delle associazioni ambientaliste sui costosissimi impianti e piste da sci nel Parco del Sirente. Tra l’altro il primo e unico intervento tampone di messa in sicurezza sull’A25 in un tratto di 2 km a Carrito, fatto solo dopo dopo rischi ripetuti di investimenti dell’orsa Amarena e dei suoi 4 orsetti e le richieste del parco d’Abruzzo e delle associazioni, è stato realizzato con pochissimo sforzo (attaccando paletti alla recinzione esistente e posizionandovi sopra un recinto elettrificato) sia in termini economici – bastano poche migliaia di euro – che di tempo, in pochi giorni, a testimonianza che lunghi tratti autostradali possono essere messi intanto in sicurezza con iniziative tampone in attesa di interventi più consistenti. Ogni anno si recuperano orsi investiti da automezzi azzerando di fatto il potenziale lento incremento della popolazione del plantigrado: l’orso non può più attendere”.