Gli esponenti delle associazioni datoriali e sindacali Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil e Ugl bollano come “incomprensibile e iniqua la scelta di attingere un importo di tale rilievo dai fondi destinati al microcredito, sottraendo preziose risorse da un plafond finanziario che dovrebbe servire per supportare le tante piccole e medie imprese abruzzesi in difficoltà. Negli ultimi anni il microcredito è stato ossigeno per le aziende del territorio, al punto da consentire la nascita di 4.500 nuove imprese, che oggi operano con profitto nel sistema economico e sociale regionale”.
Secondo Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil e Ugl “in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, con la pandemia che ha messo in ginocchio centinaia di famiglie, provocato la chiusura di tante attività e costretto molte altre a combattere per la sopravvivenza, è fondamentale mantenere una visione d’insieme, che ponga al primo posto gli interessi generali della comunità abruzzese. “E’ invece arrivato il momento di inaugurare una nuova metodologia, le cui priorità siano quelle di supportare le imprese in difficoltà e di premiare i soggetti più meritevoli – concludono le associazioni datoriali e sindacali – consentendo a tutti gli altri imprenditori di realizzare il loro progetto, ad esempio attraverso un concorso di idee o un avviso pubblico”.