“La Democrazia è stata tutelata in Abruzzo” commentano i consiglieri regionali del M5S Sara Marcozzi, Riccardo Mercante, Domenico Pettinari, Gianluca Ranieri e Pietro Smargiassi “le soglie di sbarramento non saranno innalzate permettendo così a tutte le forze politiche di avere una propria rappresentanza in Consiglio. Ci siamo battuti con fermezza ed oggi siamo soddisfatti di questo risultato poiché la maggioranza ha dovuto cedere proprio su quegli elementi che andavano ad intaccare quello che per noi rappresenta l’anima del dibattito politico: la rappresentanza di tutti i cittadini. Ottenuto questo grande risultato non ci interessano quei punti che riguardano meramente la dinamica partitica sulla formazione delle liste e delle coalizioni della vecchia politica. Il M5S ha assunto sin dall’inizio della sua entrata nelle istituzioni un metodo diverso che anima lo spirito di partecipazione. E non abbiamo mai avuto bisogno di una legge che ce lo imponesse”. Questa la dichiarazione del M5S a margine della commissione Statuto.
Così il Sottosegretario Regionale e Capogruppo Art.1 Mdp Abruzzo Mario Mazzocca e l’Assessore Regionale Marinella Sclocco Gruppo Art.1 Mdp Abruzzo: “Dopo una lunga ed estenuante resistenza di tre giorni, prima in maggioranza e poi in commissione, la proposta di modifica della legge elettorale è stata ritirata.
Sia chiaro a tutti che senza la contrarietà di Art. 1 MDP questa modifica sarebbe stata approvata.
I principi della rappresentanza democratica nella nostra regione sono salvi.
Chi ben conosce il meccanismo elettorale sa bene che questo “correttivo” non avrebbe avuto effetto alcuno sulla tanto sbandierata governabilità, in quanto i seggi assegnati alla coalizione vincente, in virtù del premio di maggioranza, non subirebbero variazioni.
L’unico vero cambiamento avrebbe riguardato invece la ripartizione dei seggi di minoranza che lascia trasparire un atteggiamento dal sapore (nemmeno tanto) vagamente remissivo da parte di chi (evidentemente) reputa sconfitta in partenza la futura coalizione del centrosinistra. Riteniamo inqualificabile il tentativo di lottizzazione dei seggi di opposizione svilendo così, in nome della tanto agognata poltrona, i principi costituzionalmente garantiti.
Detto per inciso, una simile manovra non avrebbe garantito in alcun caso la facile rielezione per qualcuno, per il semplice fatto che il democratico Abruzzo contempla ancora quale unica via per accedere all’Emiciclo la tanto svilita preferenza”.
Forza Italia. La ferma opposizione di Forza Italia ha prodotto un primo significativo risultato: il centrosinistra ha ritirato ogni proposta di modifica alla legge elettorale regionale”. E’ quanto dichiarano i Consiglieri regionali di Forza Italia a margine dei lavori in Commissione Speciale per le modifiche alla legge elettorale e per l’attuazione e le modifiche allo Statuto. “Non sarebbe stato accettabile – spiegano i rappresentanti di Forza Italia – modificare le regole elettorali poche settimane prima del voto e la gran mole delle nostre argomentazioni e dei nostri emendamenti (oltre 300 sui 400 totali) ha fatto desistere il Pd. Dopo questa vittoria, che consegniamo a tutto il centrodestra abruzzese, restano da affrontare le proposte di modifica alle norme sulle incompatibilità: quella sulle surroghe e, soprattutto, quella ad personam sul tempo necessario a rimuovere le cause di incompatibilità”. “Continueremo, nelle prossime ore – concludono i Consiglieri di Forza Italia – la nostra battaglia a presidio delle regole esistenti e per consentire lo svolgimento di nuove elezioni in tempi brevi.
Maurizio Acerbo (PRC-SE). Fortunatamente è stato sventato il tentativo del PD di introdurre nella legge elettorale uno sbarramento liberticida e incostituzionale dell’8%.
L’allarme che abbiamo lanciato nei giorni scorsi per sventare questa sveltina ha sventato il golpe. L’attacco farneticante che mi rivolge il capogruppo del PD conferma la giustezza della nostra battaglia.
Ringrazio tutti i consiglieri regionali che si sono opposti a questa operazione scorretta e antidemocratica. Non era scontato che centrodestra e M5S non si accordassero col PD ai danni delle formazioni più piccole.
Il PD renziano e dalfonsiano è riuscito nel miracolo di collocarsi a destra di Mauro Febbo che va ringraziato per aver difeso con l’ostruzionismo insieme al resto dell’opposizione – dal M5S a SI – la democrazia e la decenza.
Durante i 5 anni della giunta di centrodestra lo scontro con noi è stato sovente ferocissimo, ma agli ex-missini come Febbo non sono venute in mente le forzature antidemocratiche a cui ci hanno abituato questi bulletti del PD.