Non è un fenomeno straordinario quella della presenza in migrazione della Cicogna bianca in Abruzzo, ma insolito e affascinante è poter osservare uno stormo di ben 32 esemplari volare sugli altipiani abruzzesi.
Le tre foto scattate da un socio della Stazione Ornitologica Abruzzese, Massimo Pellegrini, dopo una segnalazione dell’appassionato Mario Rainaldi, documentano la presenza di una specie che fortunatamente sta tornando a nidificare in molti siti italiani ed europei. Segretezza, a tutela degli animali, sul posto esatto dove gli uccelli si sono fermati per rifocillarsi per qualche giorno durante il lungo viaggio dall’Africa all’Europa: “Tra l’altro”, spiega una nota della SOA, “a poche centinaia di metri dal punto di osservazione i nostri soci hanno osservato ben tre gruppi di cacciatori con cani in addestramento che costituiscono, come più volte affermato dall’Ispra e dalla stessa Corte Costituzionale in una recente sentenza proprio su una abruzzese sull’addestramento cani, una forma di disturbo sia per i migratori sia per le specie che stanno iniziando a riprodursi (alcune di queste nidificano a terra)”.
“Questa segnalazione”, conclude la nota, “si aggiunge a quelle di altri animali protetti quali falchi grillai, albanelle reali e minori e altri rapaci che in aprile-maggio e settembre-ottobre si concentrano in territori ristretti dove riescono ad alimentarsi. Se pensiamo che la loro migrazione può coprire traiettorie di 5-6.000 km si comprenderà l’importanza di evitare qualsiasi forma di disturbo in momenti delicatissimi come la sosta”.