Abruzzo. “Ci risiamo con le mareggiate che nelle ultime ore sono tornate a colpire la nostra regione con l’arrivo del maltempo. Parliamo di un disastro annunciato.
Le mareggiate hanno investito questa volta Pineto, Silvi, Casalbordino, Roseto degli Abruzzi, Alba Adriatica e soprattutto Francavilla al mare dove l’Amministrazione Comunale recentemente aveva provveduto alla manutenzione delle scogliere nel tratto nord della spiaggia. Siamo in attesa di ulteriori 500mila euro per ulteriori lavori di manutenzione sulle scogliere e per questo rivolgiamo un appello all’assessore regionale Daniele D’Amario affinché attivi subito la procedura d’urgenza perché i finanziamenti sono legati alla manutenzione ordinaria e quindi non occorre attivate alcuna procedura o progettazione particolare.
Per cui una volta acclarato questo in attesa che queste procedure trovino seguito in merito alla posa in opera delle scogliere, chiediamo un intervento di somma urgenza per quelle aree che sono a rischio mareggiate e faccio riferimento agli stabilimenti balneari e delle civili abitazioni perché superata la pista ciclabile che è un’opera pubblica, lambisce i muri delle case. Quindi gli interventi di somma urgenza sono quanto mai necessari. Quando parliamo di emergenza significa che le procedure seguono l’emergenza. Per questo ci si siede ai tavoli e si fanno le opere. A Francavilla dove sono in corso già in opere cantiere e dunque quelle procedure per quelle opere si prorogano alle ulteriori procedure . Una cosa è certa. Ogni anno si ripresentano gli stessi problemi con tanti danni per le strutture.
Le cose si devono prevenire e i balneari hanno le competenze per suggerire ai tecnici e agli uffici quello che si può e deve fare. E in questo senso – prosegue Padovano – bisogna ricorrere alle dune di sabbia. Chi ha provveduto a fare le dune di sabbia almeno ha salvato le strutture. Le dune di sabbia non devono essere autorizzate. Devono essere fatte e basta. Cosa vuol dire chiedere autorizzazioni quando poi il rischio è quello di creare danni alle strutture. Se dinanzi ad alcuni lidi non ci fossero state le dune, oggi ci troveremmo di fronte ad altri stabilimenti danneggiati. E allora la procedura delle fine di sabbia deve essere una procedura normale e chi può farla deve farla senza ulteriori autorizzazioni. Questo è quello che si fa normalmente in Emilia Romagna e che qui da noi devono fare i conti con problemi di natura burocratica e di autorizzazioni. Cosa per certi versi inaccettabili. Confido con l’ingegnere delle pere marittime della Regione Abruzzo Marcello Dalberto che ha messo in atto una serie di procedure e ha fatto stanziare somme per vari comuni colpiti dalle mareggiate.
Ora le amministrazioni locali devono attivare i tavoli di emergenza”.