L’ultimo scricchiolio nella maggioranza è stata la designazione di Gatti alla Corte dei Conti regionale, fa notare Paolucci; “Dall’insediamento hanno pensato solo a nomine e poltrone ed è singolare che il malumore si sia traferito sul Consiglio proprio per via di uno scranno che la Lega non ha condiviso e digerito. Dapprima sono stati costretti al ritiro delle solite “leggi mancia”, successivamente è venuto meno il numero legale durante i lavori del Consiglio regionale.
Come al solito gli effetti di questo duello fra alleati lo sconteranno gli abruzzesi, che hanno già sulle spalle quasi dieci mesi di governo improduttivo, penalizzante e scellerato, perché non ha prodotto altro che problemi e ritardi. L’ultimo ritardo, pesantissimo, è quello sul Bilancio, che viene dopo quello sulla presentazione del DEFR, documento di programmazione che ha avuto una gestazione inutilmente lunga, considerato il contenuto approssimativo dell’atto. Dal documento si evince chiaramente che la maggioranza non ha né partecipato, né letto l’atto di programmazione e anche dagli attacchi della Lega verso Liris lo confermano.
E così non resta che comprimere gli spazi per dare poco tempo, forse alla stessa maggioranza, di alzare le barricate in vista dell’approvazione di atti fondamentali che non sono stati discussi nemmeno al loro interno. Quanto ai lavori di aula, stamane è stato sventato l’ennesimo emendamento mancia. Infatti nel mentre il nostro disegno di legge, che avrebbe erogato alle Province 400.000 euro da destinare al piano neve, giace da luglio in attesa di essere esaminato dalla Commissione competente, ecco che in quella di Bilancio piomba una normetta da 150.000 euro a soli 20 Comuni, senza specificare nulla sui criteri della scelta, né su quelli della ripartizione delle quote che andavano da 10.000 a 4.000 euro. Emendamento che dopo le nostre rimostranze è stato ritirato. Altro che prima gli abruzzesi: prima gli amici. E gli abruzzesi, come al solito, aspettano. Una vera tristezza”.
Dino Pepe. “Le tensioni che serpeggiano nella Giunta, dopo le ultime nomine imposte dal Governatore romano, evidentemente si fanno sentire anche in Consiglio Regionale e così oggi, a soli 9 mesi dall’insediamento della nuova maggioranza a trazione leghista, è venuto a mancare anche il numero legale in Consiglio” dichiara il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe.
“Ma questo è solo l’inizio di una giornata nata evidentemente storta per il centrodestra visto che in I° Commissione hanno presentato, e poi ritirato, un emendamento per destinare contributi ad “alcune” associazioni di protezione civile, una mossa che evidentemente non era stata condivisa con tutti e che avrebbe creato ulteriori frizioni. Stessa sorte, in Consiglio, è toccata poi ad una proposta di legge del Vice-Presidente del Consiglio Regionale, Roberto Santangelo, sui 50 anni del Consiglio Regionale che è stata, in fretta e furia, tramutata in semplice risoluzione. Insomma – prosegue Pepe – gli strascichi delle lotte intestine in una maggioranza interessata solo a poltrone ed incarichi si fanno sentire e intanto, a pochi giorni dalla fine dell’anno, sull’approvazione del bilancio da parte della Giunta tutto tace”.
“Oltre a questo quadretto non proprio edificante sono nuovamente costretto a sottolineare come gli assessori, malgrado i continui richiami, non siano presenti in Aula per rispondere alle interpellanze presentate dai consiglieri. Stamane si discuteva dell’interpellanza sul futuro della Casa di Riposo “C. Campanini” di Sant’Omero, ma con l’Assessore Fioretti assente per motivi famigliari nessuno in Giunta, compreso il Presidente Marsilio che la scorsa primavera si recò in campagna elettorale a Sant’Omero e tenne un comizio dinanzi alla struttura con mirabolanti promesse annesse, è stato in grado di darmi uno straccio di risposta per capire cosa la maggioranza intenda fare su questo delicato tema per la Val Vibrata” conclude Pepe.
“Insomma, in una giornata decisamente storta per il Consiglio abruzzese, vorrei però chiudere con una piccola nota positiva, è stata approvata la proposta di legge 87/2019, di cui sono primo firmatario, che contribuisce con altre 93 mila euro la graduatoria della legge 49/2107 per le piccole e piccolissime imprese del cratere 16/17”.