In regione la Lotteria degli scontrini è partita decisamente sottotono e i numeri sono lontani dalle aspettative iniziali – spiega Consumerismo – In base ai dati a nostra disposizione, solo 1 esercente su 3 (circa il 35% del totale) avrebbe aggiornato i registratori di cassa, e nei piccoli comuni dell’Abruzzo l’adesione dei cittadini non ha superato il 20%. Questo perché il concorso, fin dalla sua partenza, ha riscontrato ostacoli e difficoltà in molte zone, con gli esercenti che non hanno adeguato i registratori di cassa per carenza di tecnologia o connessione o per le difficoltà nell’affrontare le spese di aggiornamento software, lievitate a oltre 300 euro a registratore.
La bassa probabilità di vincita inoltre, 1 su 53 milioni, allontana e disincentiva i consumatori, molti dei quali in Abruzzo non conoscono il concorso e continuano a preferire il contante ai pagamenti elettronici. “La situazione peggiore si registra nei piccoli comuni della regione – spiega il presidente Luigi Gabriele – Qui stimiamo che meno del 20% dei cittadini abbia aderito al concorso.
E’ andata meglio nei grandi centri ma anche qui si sono registrati problemi: ad esempio nella grande distribuzione ticket restaurant, sconti e buoni sono esclusi dalla Lotteria, così come i pagamenti misti (parte in ticket e parte con carte o bancomat), situazione che obbliga i consumatori a rinunciare o agli scontrini validi ai fini delle vincite, o ai pagamenti con buoni o ticket restaurant, perdendo in entrambi i casi un loro diritto” – aggiunge Gabriele. Una partenza deludente quindi per la Lotteria, che dimostra come la novità non abbia incontrato il gradimento dei consumatori dell’Abruzzo, determinando nuovi costi a carico degli esercenti già stremati dalla crisi determinata dal Covid.