Navelli, un piccolo borgo incastonato nella provincia dell’Aquila, è diventato il simbolo di una tradizione che affonda le radici nel 1270.
La storia narra di un monaco domenicano della famiglia Santucci che, affascinato dalla bellezza e dalle qualità dello zafferano durante il suo soggiorno in Spagna, decise di introdurre questo prezioso fiore nella sua terra natale.
Da quel momento, lo zafferano ha iniziato a rappresentare non solo un prodotto agricolo di eccellenza, ma anche un elemento distintivo dell’identità culturale e storica del territorio.
Grazie alla dedizione dei suoi abitanti e alla fertilità dei terreni della piana di Navelli, lo zafferano qui prodotto ha guadagnato la denominazione Dop (Denominazione d’Origine Protetta), diventando sinonimo di qualità superiore. Questo riconoscimento non solo ha consolidato la reputazione dello zafferano abruzzese sui mercati nazionali ed internazionali, ma ha anche contribuito a preservare le tecniche tradizionali di coltivazione che ne garantiscono l’eccellenza.
Negli ultimi anni, grazie all’impegno della Cooperativa produttori zafferano di Navelli e del Consorzio per la tutela dello Zafferano Dop dell’Aquila, si è assistito a una rinascita della produzione. Questa ripresa è stata guidata soprattutto da giovani agricoltori desiderosi di valorizzare il patrimonio agricolo locale e sfruttarne le potenzialità economiche. Lo zafferano non arricchisce solamente i piatti della cucina italiana con il suo gusto unico, ma alimenta anche settori come quello farmaceutico e cosmetico, dimostrando la sua versatilità e importanza economica.
Il sindaco Paolo Federico sottolinea come lo zafferano sia diventato motivo d’attrazione turistica per Navelli. Visitatori da ogni parte vengono attratti non solo dalla possibilità di degustare piatti a base dello “oro rosso”, ma anche dall’opportunità unica offerta dal turismo esperienziale: immergersi nelle tradizioni locali attraverso la partecipazione diretta alla raccolta dei fiori o visitando i luoghi dove viene lavorato lo zafferano. Questa forma innovativa di turismo contribuisce significativamente all’economia locale senza temere competizioni o confronti con altre realtà produttive.
Nonostante gli alti e bassi nella produzione negli anni passati, oggi lo Zafferano Dop dell’Aquila vive una nuova stagione d’oro grazie all’unione tra innovazione tecnologica e fedeltà alle tecniche colturali tramandate nei secoli. L’impegno dei giovani produttori dimostra come sia possibile guardare al futuro senza dimenticare il passato, proiettando così lo Zafferano Dop dell’Aquila verso nuovi orizzonti commerciali ed enogastronomici.
Navelli continua ad essere custode orgoglioso del miglior zafferano del mondo; una ricchezza che va oltre il valore commerciale per rappresentare l’anima stessa del territorio abruzzese.