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Abruzzo

Lavoratori interinali Tua lasciati a casa. Di Nicola: tutta colpa del Decreto Dignità

“Ho dato disponibilità ad ascoltare i 55 lavoratori di TUA S.p.A a cui nei giorni scorsi non è stato rinnovato il proprio contratto di lavoro a termine.

 

L’incontro si terrà lunedì mattina negli uffici della Giunta regionale, a Pescara, per valutare ed affrontare, insieme a loro, le problematiche connesse dall’applicazione delle nuove norme contenute nel cd. “Decreto Dignità””.

A dirlo è Maurizio Di Nicola, consigliere regionale con delega ai trasporti alla luce della mancata deroga a favore dei 55 lavoratori interinali della Tua, rimasti a casa.

“Purtroppo, le modifiche apportate alla disciplina che regola il mercato del lavoro stanno generando, anche a causa di dubbi interpretativi”, prosegue, “su alcuni passaggi oggettivamente poco chiari, molteplici difficoltà all’azienda (e, purtroppo, non solo a TUA S.p.A.) che sta adottando un atteggiamento prudenziale in attesa dei necessari chiarimenti del Ministero del Lavoro, al fine di evitare eventuali contenziosi.

Pur comprendendo lo stato d’animo dei lavoratori, a cui esprimo la mia solidarietà, voglio rassicurarli che da parte mia vi è la massima attenzione alla loro problematica a cui spero si possa trovare soluzione.

Infine, è singolare leggere alcune dichiarazioni dei rappresentati del M5S, ovvero di quella parte politica che ha partorito un simile provvedimento, attraverso le quali manifesta vicinanza a quei lavoratori colpiti dalle misure da loro stessi difese e sostenute. Farebbero bene a chiedere ai loro rappresentanti in Parlamento di modificare questa Legge che, per l’eterogenesi dei fini, rischia di produrre solo maggiore instabilità o, peggio ancora, ulteriore disoccupazione e carico di lavoro per la macchina della Giustizia civile”.

 

La replica di Riccardo Mercante. “Per quanto riguarda i 55 lavoratori della Tua a cui sono scaduti i contratti, il partito democratico piuttosto che portare il caso in parlamento per mezzo di un’interrogazione farebbe bene se l’interrogazione la facesse al proprio interno e mettesse al centro della stessa due temi: l’inefficacia degli annunci vuoto (riferita ai nuovi bandi di assunzione annunciati nel 2016 e nel 2018 a ridosso delle elezioni del 4 marzo) e l’inopportunità della propaganda di bassa lega sulla pelle dei lavoratori” – questa la risposta del consigliere regionale del M5S Riccardo Mercante alle accuse del partito democratico-.

“In merito al mancato rinnovo del contratto dei 55 lavoratori il partito democratico addossando la colpa al Movimento cinque stelle e al decreto dignità non fa altro che palesare la propria ignoranza in tema di leggi e normative sul lavoro. Peggio ancora sarebbe se tale ignoranza fosse simulata e piegata ad un mero fine strumentale e propagandistico vista l’imminenza delle elezioni. Nel mezzo ovviamente la vita e la dignità di 55 lavoratori e delle loro famiglie.

E’ bene ribadire – continua Mercante – che il decreto dignità D.L. n87/2018 del Movimento 5 stelle ha portato notevoli cambiamenti nel mondo del lavoro volti a favorire la stabilizzazione dei lavoratori e a ridurre la precarietà smontando quasi totalmente il jobs act di Renzi che dati alla mano ha prodotto un esercito di precari.

Una delle cose non cambiate dal D.L 87 è proprio l’istituto della Deroga Assistita con causale da applicare in casi straordinari proprio come quello dei 55 lavoratori di TUA. Pertanto risulta assolutamente incomprensibile il motivo per cui il presidente Tonelli non se ne sia avvalso, così come resta avvolta da mistero la fine dei bandi annunciati che avevano acceso le speranze di un posto di lavoro di migliaia giovani e meno giovani. Due motivi in più per ora a suffragio dell’inadeguatezza nel ricoprire un ruolo così importante.