L’Abruzzo si mette in zona rossa: in arrivo provvedimenti più restrittivi

Lo ha annunciato il vicepresidente della giunta regionale Emanuele Imprudente parlando di “Abruzzo che deve essere in zona rossa con chiusura delle scuole”.

 

Dopo la riunione del Cts regionale nella giornata di oggi, martedì la regione potrebbe di fatto mettersi in zona rossa in relazione ai dati sul numero dei ricoveri.

Anche il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, territorio attenzionato come quello dell’aquilano con il sindaco Pierluigi Biondi che ha fatto partire la riflessione, si è espresso in proposito: “Nei prossimi giorni tutti saremo chiamati ad un ulteriore e maggiore sforzo di responsabilità collettiva – ha detto D’Alberto – nel dialogo con la Regione Abruzzo, stiamo definendo, proprio in queste ore, le misure più restrittive da adottare in modo uniforme sul territorio regionale.  Sarebbe inutile negare che arriveranno giorni altrettanto complessi, dovremo continuare ad appellarci alla nostra resilienza: ci aspettano ancora momenti che richiederanno pazienza e comprensione, purtroppo siamo alle prese con una pandemia che ha investito tutto il mondo”.

Il governatore Marsilio potrebbe dunque firmare un’ordinanza, a quanto filtra, che preveda la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e lo stop alle attività non di prima necessità. Ci potrebbero essere anche ulteriori limitazioni agli spostamenti.

 

Il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, e gli assessori domani incontreranno le parti sociali, i sindacati, le categorie produttive e l’Anci per illustrare la situazione. Conclusa la fase di confronto, nel corso della giornata verrà predisposta l’ordinanza, che sarà condivisa con il Governo. Il Cts, si apprende, ha chiesto all’unanimità le nuove misure restrittive. Solo sul tema della scuola non c’è stata convergenza totale.

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