Il Presidente del Consiglio regionale ha convocato per domani, venerdì 28 dicembre, alle ore 11 (con eventuale prosecuzione a sabato 29 dicembre), la seduta dell’Assemblea Legislativa per l’esame dei seguenti documenti contabili: Documento di Economia e Finanza regionale 2019 – 2021, Disavanzo di amministrazione presunto al 31 dicembre 2015 – Piano di Rientro, Legge di Stabilità regionale 2019 e Bilancio di Previsione finanziario 2019 – 2021.
Il calendario della sessione di bilancio prevede per oggi la riunione della Commissione Bilancio e a seguire si riuniranno tutte le altre Commissioni, Territorio, Agricoltura, Sanità e Politiche Europee, per l’espressione del parere. Infine, alle 15.30 si riunisce nuovamente la Commissione Bilancio per l’esame di merito del provvedimento.
La posizione dei sindacati. Il bilancio di previsione 2019-2021 della Regione Abruzzo si presenta pesantemente ingessato a causa dei tagli che vari governi nazionali hanno operato negli ultimi anni ai fondi destinati alle Regioni, per la necessità di ammortizzare i debiti accumulati nel passato ed anche in conseguenza delle norme in materia di pareggio di bilancio. E tuttavia il risultato di tutto questo è che il bilancio della Regione è di nuovo improntato al rigore, che si è riproposto il problema della carenza di risorse destinate ad investimenti e programmi fondamentali per la vita sociale ed economica abruzzese. Iniziative e progetti che potranno essere realizzati (salvo alcune eccezioni) quasi esclusivamente ricorrendo ai fondi europei.
La previsione di spesa si concentra quindi in quella corrente, poco o nulla andrà agli investimenti che gli abruzzesi aspettano e che sono necessari anche per rilanciare la crescita e il lavoro in questa regione. Si parla soltanto di spese ordinarie, appunto in conto corrente, che riguardano soprattutto il funzionamento degli organismi istituzionali dell’Ente Regione, la sua gestione economico-finanziaria (essenzialmente a servizio del debito, non essendo previste nuove richieste di finanziamento) e trasferimenti per servizi in conto terzi.
Come se questo non bastasse, anche la Regione Abruzzo dovrà fare i conti con le scelte contenute nella Legge Finanziaria nazionale, in corso di approvazione in Parlamento, che certo non mira a finanziare e sostenere gli investimenti nelle regioni meridionali.
Così, in una fase economica che in Abruzzo rende difficile immaginare un aumento delle entrate derivanti dai tributi locali, dunque una maggiore disponibilità finanziaria, sembra davvero complicato che la Regione con scarsi investimenti pubblici possa cambiare marcia e migliorare le performance negative registrate dagli indicatori economici e occupazionali.
Se guardiamo poi agli specifici ambiti di intervento si registra un consistente taglio in settori importanti come l’istruzione e il diritto allo studio, l’assetto del territorio e l’edilizia abitativa, i trasporti e il diritto alla mobilità, con una riduzione di quasi 10 milioni solo sul trasporto pubblico locale. Altri tagli dolorosi riguardano anche le politiche sociali, dove diminuiscono gli interventi per l’infanzia, i minori e gli asili nido, la disabilità o gli anziani.
È proprio su questi temi, che riteniamo fondamentali per lo sviluppo dell’Abruzzo ma anche per sostenere la parte più fragile della nostra comunità, che chiediamo ai componenti della prima commissione e all’intero consiglio regionale di cercare in ogni modo di scongiurare la mannaia dei tagli. E tutto ciò pur nella consapevolezza delle restrizioni di bilancio.
Forza Italia. Attendiamo che la Regione approvi (con molti dubbi) un Bilancio semplicemente ordinario e insipido, dove mancano totalmente una strategia ‘finale’ di sviluppo e una visione delle reali problematiche dell’Abruzzo. Questo viene confermato, non solo dal gruppo di Forza Italia, ma sopratutto dall’assenza dei portatori d’interesse, delle associazioni di categoria, degli ordini professionali, del mondo accademico e dei sindacati che oggi non si sono presentati alle consultazioni per le audizioni previste nel calendario dei lavori, in modo particolare per affrontare i temi inerenti l’anno 2019 dove ci sono importanti scadenze comunitarie in primis quello sul Trasporto Pubblico Locale”. Questo il commento dei Consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri che spiegano quanto segue: “Oggi sono iniziate le audizioni delle varie Commissioni consiliari per arrivare ad approvare il Bilancio di Previsione finanziario 2019-2021 e abbiamo visto come il mondo economico, imprenditoriale, sindacale, sociale e dell’associazionismo di categoria abbia palesemente disertato l’invito a partecipare. È la prima volta che accade nella storia di questo Ente, dal 1970 !!! Una distanza tra il mondo reale e questo governo regionale che descrive il fallimento delle politiche messe in campo in questi ultimi quattro anni e mezzo dal centrosinistra. Ormai è evidente come questa maggioranza, sempre litigiosa e divisa in Consiglio regionale, non rappresenti più un punto di riferimento per abruzzesi non sapendone più interpretare le esigenze e senza essere in grado di risolvere problematiche ed emergenze. Nel ruolo di opposizione – concludono Febbo e Sospiri – abbiamo sempre dimostrato maturità, lungimiranza e responsabilità nei confronti degli abruzzesi e dei portatori d’interesse e di come, nei prossimi mesi, daremo vita ad un governo regionale capace di affrontare le tante risposte rimaste evase”.