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Il bilancio di fine mandato di Mario Mazzocca: il report

Conferenza stampa di fine mandato 2014-2018 per il Sottosegretario Regionale Mario Mazzocca che ha tratteggiato il bilancio delle attività condotte nel corso della X Legislatura Regionale d’Abruzzo relativamente alle funzioni attribuitegli (tra cui Ambiente, Ecologia, Idrico e Protezione Civile), supportate da un costante dialogo e innumerevoli incontri di confronto-ascolto con la cittadinanza svolti ad ampio raggio su tutto il territorio abruzzese.

 

Il corposo report quadriennale che Mazzocca ha presentato, siglato dall’hashtag #contanoifatti, si apre con la pubblicazione di rilevanti dati numerici: complessivamente sono 321 le assemblee pubbliche svolte sull’intero territorio regionale, 393 i tavoli di approfondimento, 422 le proposte di deliberazione approvate e 1.024 i sopralluoghi effettuati, per un totale di 485.000 km percorsi, pari a circa 12 volte il giro del mondo.

 

Dall’impegno profuso relativamente alle complesse tematiche che ruotano intorno al tema della gestione dei rifiuti, allo sviluppo della rete regionale del riciclo in cui sono stati investiti circa 36 milioni di euro per la realizzazione di oltre un centinaio di impianti pubblici, fra centri di raccolta, sistemi per il trattamento e/o il compostaggio, centri del riuso e piattaforme ecologiche.

 

Complessivamente, 171 interventi in quasi cinque anni di mandato e una percentuale di raccolta differenziata salita dal 46,1% (2014) al 61,9%. Importanti e indiscutibili risultati confermati da come la Regione Abruzzo sia diventata la 1^ regione del centro-sud Italia nella raccolta di carta e cartone dal 2016 in poi (XXIII Rapporto Annuale Comieco), o da come siano state affrontate e risolte tre procedure d’infrazione europea, risalenti rispettivamente agli anni 2003 (in materia di siti abusivi e da bonificare), 2011 (per la mancata bonifica di vecchie discariche pubbliche) e 2015 (a causa del mancato adeguamento del “Piano Rifiuti” entro l’anno 2013).  Procedure che, purtroppo e nel frattempo, hanno determinato sanzioni milionarie per la nostra regione.

 

Ulteriori tre procedure d’infrazione UE sul malfunzionamento di svariati impianti depurativi, risalenti agli anni 2004 (depuratore Lanciano-Castelfrentano), 2009 (depuratore Opi-Pescasseroli) e ancora 2009 (sistemi depurativi di 26 piccoli Comuni), sono state fronteggiate senza indugio e anch’esse, di fatto, portate a definitiva soluzione. Queste e innumerevoli altre criticità sono state risolte grazie al reperimento e all’utilizzo di un massiccio investimento, complessivamente pari a 334 milioni di euro, che ha consentito la realizzazione di 214 interventi strutturali (attualmente in corso e in massima parte ultimati) sull’intero sistema depurativo regionale. Tali interventi hanno determinato il sensibile aumento del livello di qualità delle acque fluviali e hanno contribuito in maniera decisiva a far lievitare il livello qualitativo delle acque di balneazione. Prova ne sono sia la serie dei dati di monitoraggio di Arta e sia il progressivo miglioramento delle implacabili valutazioni effettuate sul nostro mare anche da parte della “Goletta Verde” di Legambiente.

“Contano i fatti, appunto – sottolinea Mazzocca – Oggi viene da sorridere nel ricordare le continue richieste di mie dimissioni, avanzate a gran voce e con tanto di apposite conferenze stampa, dalla consigliera Marcozzi, eterna candidata grillina alla Presidenza regionale, nel vano tentativo di screditare qualità e quantità del mio impegno sulla base di sue già allora discutibili deduzioni, rivelatesi, come ormai evidente, totalmente errate e distorte”.

 

Da sottolineare, inoltre, i risultati raggiunti dalle attività relative al contrasto del dissesto idrogeologico ed al consolidamento del territorio, settore in cui sono stati investiti, in quattro anni, 218 milioni di euro per 233 interventi complessivamente attivati in 155 realtà comunali, dati che sovrastano esponenzialmente (+535%) quelli del precedente quinquennio

 

Al pari delle attività messe in campo per fronteggiare gli eventi calamitosi causanti ripetuti ‘Stati di Emergenza’, dove territori e comunità sono stati sempre fattivamente supportati nelle operazioni di richiesta e ottenimento del ristoro per i danni subìti, “contrariamente a quando accaduto durante l’Amministrazione Chiodi, quando, a seguito dell’emergenza meteo del febbraio 2012, ben 62 Comuni e le relative comunità non percepirono alcun tipo di sostegno economico né dallo Stato né dalla Regione”, ricorda Mazzocca.