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Abruzzo

Il miele migliore in Abruzzo: dove trovarlo nelle aree protette

Il concorso per la selezione dei migliori mieli dei Parchi d’Abruzzo, nato dalla collaborazione tra i Parchi nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga, della Majella e d’Abruzzo, Lazio e Molise e del Parco Regionale Sirente Velino, ha selezionato anche quest’anno i mieli più pregiati prodotti all’interno delle aree protette abruzzesi.

 

Il premio è stato assegnato domenica 14 ottobre scorso, nell’ambito della manifestazione “Mielinfesta” tra 66 mieli di varie tipologie iscritti al concorso da 30 apicoltori.

 

In questa stagione è stato raccolto miele di ottima qualità, rendendo possibile la premiazione di tutte le categorie in concorso: i mieli millefiori (raccolti fino a 800 m di altitudine), i millefiori della montagna abruzzese (raccolti oltre gli 800 m di altitudine) e i mieli particolari, ovvero uniflorali.

 

Il concorso è ufficialmente riconosciuto dall’Albo Nazionale degli Esperti in Analisi Sensoriale del miele e, nella giuria dello stesso, vengono chiamati a partecipare gli esperti della regione Abruzzo, Marche e Lazio, aree di competenza dei Parchi Nazionali.

 

Si sono aggiudicati l’ambito riconoscimento di “Migliori mieli dei Parchi d’Abruzzo”, per la categoria Miele millefiori: al primo posto Giulio Capannolo di Scoppito, al secondo posto Mauro Masciovecchio di Paganica (AQ) e al terzo posto Ernesto Iovenitti di Barisciano.

 

Per la categoria “Mieli Millefiori della Montagna abruzzese”, al primo posto si è classificato Alfonso Bianco di Guardiagrele, al secondo posto Giuseppe Falcone di Montenerodomo e al terzo Pasquale Nucci di Torricella Sicura.

 

Per la categoria “Mieli particolari d’Abruzzo” i vincitori sono stati: primo classificato Michele Valeri di Pratola Peligna con il miele di Ailanto, secondo Walter Pace di Pratola Peligna ancora con un miele di Ailanto e terzo Ferdinando Bilanzola di Valle Castellana produttore di  miele di Castagno.

 

Una menzione speciale è andata all’apicoltore Guido Rossi di Civitella Alfedena per aver presentato un miele raccolto dall’apiario più in quota del concorso, simbolo di un’apicoltura eroica e di montagna.

 

“L’Apicoltura rappresenta concretamente una azione imprenditoriale tradizionale delle nostre genti” – commenta il Presidente del Parco Tommaso Navarra – “tanto importante per la sua eco sostenibilità e per il suo valore identitario nonché per la tutela di un bioindicatore dell’eccezionale valore dei nostri territori.

 

Un ringraziamento va alle strutture del Parco che da tempo implementano un’azione di riscoperta e di valorizzazione del settore rappresentando un sostegno concreto alla rinascita della nostra comunità identitaria.”