Lo annuncia la stessa Toto Costruzioni, controllata, insieme a Sdp, dall’omonimo gruppo industriale abruzzese. In una nota, l’Azienda sottolinea che “a seguito di un confronto continuo e trasparente con le Organizzazioni sindacali, in cui sono state valutate tutte le soluzioni per salvaguardare il lavoro, è costretta suo malgrado ad avviare una procedura di licenziamento collettivo sui cantieri di A24 e A25, decisione obbligatoria per lo scadere della Cassa Integrazione Ordinaria di 2 anni”.
La scelta, per Toto Costruzioni legata “a fattori estranei alla volontà della Società” e in un quadro in cui “da 10 anni è stata sancita l’urgenza della messa in sicurezza, mai partita”, è conseguenza dello stallo sulla gestione futura dell’autostrada, che la legge di stabilità del 2012, dopo il terremoto del 2009, considera strategica in caso di calamità naturale, in particolare sul progetto di messa in sicurezza di circa 6,5 mld (2 a carico del privato), parte integrante del rinnovo del piano economico finanziario (Pef) di Sdp, bloccato dal 2013 e sul quale sono stati nominati 2 commissari.
Da anni tra Sdp e Ministero per le infrastrutture e la mobilità sostenibili (Mims) è in atto un contenzioso; è delle ultime settimane la richiesta, da parte del Governo, della revoca anticipata della concessione, in scadenza nel 2030: il ritorno alla gestione pubblica costerebbe alle casse dello Stato circa 2,5 miliardi. In ballo anche maxi aumenti dei pedaggi, congelati dal 2015 e fino al 30 giugno.
Nel sottolineare che in questo quadro, “a Toto Costruzioni Generali non rimaneva altra scelta che attivare la procedura di licenziamento collettivo”, l’Azienda spiega che “tuttavia continuerà a garantire un dialogo trasparente con sindacati e istituzioni competenti, nella convinzione che, nel rispetto reciproco, ci sia la possibilità di affrontare in modo costruttivo la situazione per le persone coinvolte”.
Toto indica cause precise nella decisione, come “la mancata approvazione da parte del Mims e il mancato avvio da parte dell’ex Commissario Straordinario di A24 e A25 (ex art. 206 D.L. 34/2020), Ing. Maurizio Gentile, dell’importante piano di investimenti (valore circa € 6,5 miliardi), da anni al vaglio del Ministero stesso. Investimenti che, almeno in parte,
Il 23 aprile scorso è scaduta la CIG Ordinaria avviata dalla Società a partire dal 18 luglio scorso. “I lavoratori non potranno essere impiegati nell’ambito di nuovi cantieri per la messa in sicurezza di A24 ed A25, attesi da tempo, ma mai resi operativi, mentre quelli in attività oggi saranno progressivamente ultimati – si legge ancora nella nota –
Sebbene, ormai da 10 anni, sia stata sancita l’urgenza della messa in sicurezza di A24-A25, sia stato predisposto un programma più volte condiviso con il Ministero e i Commissari, e nonostante la disponibilità, come annunciato dal Mims, di circa 3 miliardi di fondi resi disponibili nel Bilancio dello Stato e nel Fondo Complementare Pnrr, i lavori non sono stati ancora avviati e non è chiaro quando lo saranno”.
Secondo Toto Costruzioni Generali, “in particolare, del Fondo Complementare PNRR potrebbero essere resi immediatamente cantierabili, attraverso la Concessionaria, circa 800 milioni di euro per lavori di adeguamento dei livelli di sicurezza sulla rete autostradale A24/A25. Ma anche di questa decisione finora non si è avuta notizia”.