Una proposta di legge per istituire la figura del Garante regionale degli anziani anche in Regione Abruzzo. Questo è quanto il Vice presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari ha voluto illustrare questa mattina nel corso di una conferenza stampa.
“Il testo di cui sono primo firmatario – spiega Pettinari – punta a sancire una figura essenziale e strategica, in grado di fornire la tutela e la vigilanza nei confronti delle persone anziane della nostra regione. Misure di protezione per questa fascia di popolazione sono necessarie e vengono riconosciute come tali anche a livello comunitario. La Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, infatti, all’articolo 25 ‘Diritti degli anziani’, parla chiaramente della necessità di riconoscere agli anziani il diritto di ‘condurre una vita dignitosa e di partecipare alla vita sociale e culturale’.
L’invecchiamento attivo, obiettivo che l’UE ha sancito con l’articolo 3 del trattato di Lisbona, è inoltre una parte essenziale anche della strategia Europa 2020, che mira a offrire una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva con elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale, anche attraverso la promozione di approcci più positivi per i lavoratori anziani protagonisti anche nella trasmissione di saperi verso le nuove generazioni”. Oltre a ciò, l’attenzione nei confronti degli anziani in Regione Abruzzo deriva da una constatazione anagrafica. L’invecchiamento della nostra popolazione è particolarmente evidente se si confrontano i dati del 2018 con quelli del censimento della popolazione del 1991. In Abruzzo gli ultra 80enni, al 1 gennaio del 2018, sono 101.563 e costituiscono il 7,7% della popolazione, nel 1991 erano meno della metà (47.258) e rappresentavano il 3,8% della popolazione; gli ultra centenari nel 2018 risultano essere 418, mentre nel 1991 erano 82.
“Per questo – prosegue – è urgente istituire la figura del Garante degli anziani, che apporterebbe, al tempo stesso, sostanziali tutele a tutto il nucleo familiare e, in senso lato, a tutta la cittadinanza abruzzese. La società del terzo millennio deve essere pronta ad affrontare i problemi della terza età, e per farlo ha necessità di costruire un supporto normativo da attuare in maniera organica e programmata, riconoscendo i giusti diritti dell’anziano e rimuovendo radicate discriminazioni, tuttora presenti in certi aspetti della vita sociale”.
“Con questa proposta di legge si potrà colmare un vuoto legislativo, in modo da raccogliere sia i casi di disservizio, che quelli in cui viene attuata una vera e propria lesione dei diritti legislativi a danno degli anziani. Potranno essere assunte iniziative per promuovere interventi di natura socio-assistenziale, incentivare stili di vita sani e attivi, vigilare sull’assistenza prestata agli anziani ricoverati in strutture residenziali. In generale, favorire il benessere dell’anziano in ogni momento della propria vita”.
Il progetto di legge, strutturato in tredici articoli, chiarifica quali siano le modalità organizzative della struttura del Garante, specificando come la durata del mandato sia legata a quella della Legislatura e prevedendo l’obbligo di una relazione annuale sul lavoro portato a termine. “Io ritengo – conclude il Consigliere del MoVimento 5 Stelle – che rappresentare i diritti e gli interessi delle persone anziane sia un dovere di un’istituzione come Regione Abruzzo. Creare un figura che abbia il compito di occuparsene direttamente, ci aiuterà a ricordare come essi siano risorse per le nuove generazioni, una fonte di conoscenza e trasmissione di saperi e competenze, e non un peso di cui disfarsi il prima possibile”.