Furbetti delle sanificazioni: in Abruzzo esposto del Codacons

Il settore delle sanificazioni rappresenta un vero e proprio “Far west”, dove si stanno verificando in questi giorni anche in Abruzzo speculazioni e truffe a danno sia di esercenti e attività, sia dei cittadini.

 

A denunciarlo il Codacons, che presenta un esposto alle Procure della Repubblica di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo. Come noto le nuove disposizioni sulla Fase 2 prevedono l’obbligo di sanificazione per una moltitudine di ambienti, una situazione che ha generato il caos in tutta Italia, con prezzi folli richiesti a imprese, condomini e negozi vari, e tariffe che arrivano fino 25 euro al metro cubo a fronte di listini attorno a 1,5 euro al metro cubo del periodo pre-Covid – spiega il Codacons – L’obbligo di sanificazione ha poi moltiplicato il numero di aziende che si sono improvvisate “specializzate” nel campo, e che promuovono interventi di sanificazione pur non essendo dotate di alcuna autorizzazione in tal senso.

 

Vere e proprie truffe che sfruttano l’emergenza e i nuovi obblighi in capo ad esercenti e commercianti, e che realizzano manovre speculative a danno della collettività. Per tale motivo il Codacons ha presentato un esposto alle due Procure chiedendo di avviare una task force sul territorio regionale alla luce delle possibili manovre fraudolente e speculative nel settore delle sanificazioni e che realizzano i reati di frode in commercio, truffa aggravata, e pratiche commerciali ingannevoli e scorrette.

 

Proprio per venire incontro alle esigenze di esercenti, negozi, imprese e condomini, il Codacons invita le aziende operanti in Abruzzo nel settore della sanificazione a siglare convenzioni con l’associazione, volte a garantire correttezza e prezzi calmierati ed escludere dal mercato gli operatori scorretti.

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