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Fondo perduto turismo invernale: arrivate 583 domande

In arrivo contributi per oltre 9,6 milioni di euro in favore delle attività economiche della montagna quale indennizzo per i danni causati dal Covid. Lo annuncia l’assessore al Turismo, Daniele D’Amario, dopo la chiusura dell’avviso pubblico che ha visto l’adesione di ben 853 operatori economici che hanno richiesto l’indennizzo.

 

L’avviso ha avuto un riscontro straordinario – commenta l’assessore D’Amario – a conferma di quanto il settore del turismo della montagna stia soffrendo la crisi per il Covid e quanto abbia subito danni dal blocco dell’inverno scorso. Il numero delle domande arrivate e i fondi a disposizione autorizzano a pensare che tutte le aziende che hanno fatto domanda e che rispondono ai requisiti del bando verranno indennizzate. Di certo, il fondo di oltre 9,6 milioni di euro è nell’immediata disponibilità della Regione e contiamo di chiudere nel giro qualche settimana l’istruttoria delle 853 domande per avviare poi le operazione di accredito dei ristori”.

A livello nazionale l’apporto della Regione Abruzzo nella definizione dei criteri richiesti alle aziende per accedere ai finanziamenti è stato rilevante, in ragione anche del fatto che si è voluto aprire quanto più possibile l’ombrello dei finanziamenti in favore delle imprese turistiche. “La validità dell’avviso – ha sottolineato l’assessore al Turismo – sta nella sua capacità di prevedere, nell’alveo di finanziamenti, un gran numero di attività economiche a fini turistici. Dagli alberghi, i cui contributi vanno da 20 a 35 mila euro, ai rifugi di montagna; dalle agenzie di viaggio ai ristoranti; dai bar alle gelaterie; dagli affittacamere alle attività di noleggio fino alle guide alpine, verranno erogati contributi a fondo perduto che in alcuni casi rappresentano un sostanzioso indennizzo per i danni patiti per il Covid. Mi conforta e m’induce all’ottimismo – conclude D’Amario – la risposta arrivata dal mondo della piccola impresa del turismo invernale che testimonia la vitalità di un territorio che nonostante tutto resiste”