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Abruzzo

Fondi per le imprese artigiane in Abruzzo. Ecco la replica dell’assessore Febbo

“Continuo a riscontrare che l’approvazione di un bilancio serio e solido sta generando una sempre più sterile ed inutile polemica da parte delle opposizioni, le quali prendono a pretesto qualsiasi “voce” giunga alle loro orecchie, senza, però, mai verificare la fondatezza di quanto asserito di volta in volta.

 

È già successo con l’Agenzia di Promozione Culturale di Vasto e con il Premio Flaiano ed accade nuovamente oggi, con un presunto disinteresse della Giunta Marsilio nei confronti di un settore strategico come è quello dell’Artigianato. Pertanto, anche oggi, mi corre l’obbligo di rispondere, evidenziando la totale insussistenza delle confutazioni avanzate dalle opposizioni”. Queste le dichiarazioni dell’Assessore Regionale, Mauro Febbo. “Innanzitutto, stiamo lavorando alla nuova programmazione comunitaria 2021-2027, la quale, come ho avuto modo di dire più volte, sia in riunioni pubbliche che sul numero di dicembre di “Obiettivo Impresa” – rivista pubblicata da Confartigianato Chieti-L’Aquila – segnerà un punto di svolta di questo governo regionale. Le risorse del futuro POR FESR Abruzzo 2021-2027 sono le uniche reali e certe partite contabili in entrata a nostra disposizione per realizzare misure di sviluppo e crescita.

 

In tale contesto verrà riconosciuto un ruolo centrale alle piccole e medie imprese, artigiane e non, in quanto lo sviluppo e la crescita della Regione Abruzzo sono strettamente legati a siffatte realtà imprenditoriali. Tali affermazioni di principio – prosegue Mauro Febbo – sono già state declinate in concreti atti di indirizzo nel corso della prima riunione di confronto partenariale per la programmazione 2021-2027, che si è tenuta a Roseto lo scorso 16 dicembre. In tale sede, abbiamo ascoltato le esigenze del settore artigiano ed abbiamo condiviso l’avvio di un percorso volto a soddisfare le esigenze delle imprese artigiane abruzzesi nell’ottica di recuperare una loro competitività, sia sul mercato interno, che su quello internazionale”. “Per ottenere tali risultati è necessario delineare un nuovo modello di sviluppo regionale condiviso con i piccoli imprenditori artigiani del nostro territorio. Al contrario, il centrosinistra continua a favoleggiare finanziamenti “a pioggia” con piccole leggi “provvedimento”, che hanno un respiro corto, non favoriscono le migliori realtà artigiane regionali e, soprattutto, sono basate su una visione del ruolo del bilancio regionale, palesemente incompatibile con le norme comunitarie sugli aiuti di Stato. Oltre ad aver buttato le basi per il modello futuro, abbiamo anche implementato soluzioni immediate e concrete a problemi che, da troppo tempo, erano rimasti insoluti.

 

Un esempio la creazione di misure per l’accesso al credito per oltre 25 milioni di euro di concerto con la Fira e i Confidi al fine di rilanciare la loro attività. Abbiamo anche realizzato azioni di marketing come, una su tutte la presenza della Regione Abruzzo a Matera lo scorso 26 ottobre per l’apertura della mostra “L’Abruzzo svela la sua bellezza – Le eccellenze dell’artigianato artistico”, che, per una settimana, ha proposto al vasto pubblico internazionale in visita alla città dei Sassi le più belle creazioni dell’artigianato regionale. Iniziativa promossa dalla stessa Regione Abruzzo in sinergia tra Cna Abruzzo, Cna Artistico e tradizionale. A ciò si può aggiungere il suo sostegno al Chocofestival di Chieti – organizzato da Confartigianato – e che comunque la minoranza regionale ha criticato dichiarando che si trattavano di risorse pubbliche “buttate al vento”. Poi sono stati messi in campo gli accordi di innovazione. Sovente, essi non sono il prodotto di proposte di innovazione industriale di grandi gruppi internazionale, ma, al contrario, essi sono anche il frutto di una difficile proposta congiunta di medie e piccole imprese (artigiane comprese), le quali compiono uno sforzo di innovazione che viene posto all’attenzione del Ministero dello Sviluppo Economico, il quale cerca sempre, a seguito di valutazioni ad evidenza pubblica, di promuovere il sostegno economico di siffatte iniziative imprenditoriali.

 

Pertanto, dichiarare che gli accordi di innovazione esulano completamente dal settore artigiano significa non conoscere minimamente il tema di cui stiamo discorrendo”. “In conclusione – conclude Mauro Febbo – piuttosto che paventare disegni di legge regionale per l’erogazione di non meglio circostanziate risorse pubbliche, al fine di realizzare non meglio precisati interventi a favore del settore dell’Artigianato con riflessi limitati nel tempo, il mio Assessorato, lavorando sul sostegno, l’accesso al credito, misure di marketing e internazionalizzazione, è intento nella creazione delle condizioni che favoriscono la sopravvivenza e soprattutto la nascita di nuove imprese medie piccole ed artigiane all’insegna delle peculiarità regionali per invertire il trend negativo che il settore sta registrando in questi ultimi anni, durante i quali, il precedente governo regionale si è distinto per la sua totale assenza ed indifferenza”.