“Il periodo di lockdown con il blocco degli spostamenti e la diminuzione del traffico veicolare ha determinato l’acuirsi di un problema già molto sentito in Italia e in Abruzzo, il sovrappopolamento di cinghiali che, come noto, sono causa di incidenti stradali e danni ingenti alle coltivazioni agricole. Anche se in un periodo di emergenza da COVID-19 ritengo fondamentale riaprire una misura di contenimento quale la caccia di selezione per l’abbattimento dei cinghiali e difendere l’incolumità dei cittadini e l’attività dei nostri agricoltori” – commenta Imprudente.
“Abbiamo deciso di consentire anche le attività di raccolta di funghi, tartufi ed erbe e frutti spontanei con la precisa limitazione riferita alle norme che i fungaioli, i tartufai e gli altri cercatori ben conoscono, in primis il rispetto dei periodi e delle modalità di raccolta e nel rispetto delle norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID-19, tenendo bene in mente il rispetto della natura”.
“Specifico che per tali attività gli spostamenti sono consentiti solo in ambito provinciale” – conclude Imprudente.