Realizzazione di eventi comuni di comunicazione, informazione e formazione per cittadini, turisti, visitatori, ma anche azioni dirette di conservazione e l’attivazione di specifici progetti di conservazione e relativi finanziamenti, pubblici o privati. Infine lo scambio di attività di formazione reciproche per il personale, sia in organico che volontario del WWF e del Parco.
Queste, in sintesi le finalità principali del Protocollo d’intesa firmato oggi nella sede del parco ad Assergi da Tommaso Navarra, Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, e Donatella Bianchi, Presidente del WWF Italia.
La collaborazione siglata oggi attiverà anche collaborazioni tra scuole dei Comuni ricadenti nel territorio dell’Ente Parco e la Rete Educazione del WWF Italia, attraverso la realizzazione di progetti di educazione ambientale.
“Abbiamo fortemente voluto la sottoscrizione di questa importante convenzione al fine di poter aprire concretamente l’istituzione Parco ad una tra le più importanti associazioni operanti a livello internazionale per la tutela dell’ambiente e delle nostre straordinarie matrici. Si tratta di un primo inizio che sono sicuro sapremo ben presto declinare nelle migliori azioni possibili a tutela del nostro straordinario patrimonio di biodiversità a partire immediatamente dall’orso marsicano, oggi presente stabilmente anche nel nostro territorio” ha detto Tommaso Navarra, Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Per il WWF i gruppi montuosi del Gran Sasso e dei Monti della Laga, Parco dal 1991, sono da sempre luoghi di grandi attività, fin dalle battaglie per la sua nascita e poi per la tutela dell’acquifero del Gran Sasso che fornisce ottima acqua ad oltre 700.000 abruzzesi. Qui il WWF negli anni ’70 organizzò alcuni tra i suoi primi campi di volontariato e trekking e qui è nato, prima ancora dell’istituzione dell’ente parco, il Centro di Educazione all’Ambiente “Monti della Laga” che ancora oggi è operativo nel comune di Cortino, piccolo centro montano del Parco. All’interno del Parco è poi è presente l’Oasi WWF del Lago Secco nel comune di Accumuli, nel versante laziale, mentre appena fuori dai confini sul versante pescarese si trova l’Oasi WWF del Lago di Penne, una delle porte del parco.
“Siamo felici di questa collaborazione che stimolerà, ne siamo certi, iniziative comuni nel campo della conservazione e della sensibilizzazione del pubblico. Il Parco del Gran Sasso, una delle aree protette più estese del Belpaese, ospita specie straordinarie della nostra fauna, come il lupo e il camoscio d’Abruzzo, e insieme sapremo raccontare meglio alle nuove generazioni perché è importante impegnarsi con le aree naturali protette affinché specie e habitat a rischio abbiano un futuro” ha detto Donatella Bianchi, Presidente WWF Italia.